I brand tedeschi dell'auto "sono i
più esposti ai dazi Usa, con circa metà dei propri volumi a
rischio: devono affrontare contemporaneamente la stagnazione in
Europa, la perdita di slancio in Cina e le barriere doganali
imposte dagli Stati Uniti". Emerge dalla nuova ricerca condotta
da Aniasa e Bain & Company sul mercato automotive.
La geoeconomia dell'auto vede gli Usa "importare marchi
asiatici ma non cinesi: in particolare Toyota, Hyundai e Kia e
questo rende i dazi contro la Cina poco impattanti per il
settore auto. Le marche più colpite dai dazi potrebbero essere
quelle giapponesi e coreane, che hanno una quota importante
delle vendite globali realizzate negli Stati Uniti. Tuttavia,
molte delle case asiatiche hanno già localizzato parte della
produzione negli Usa, attenuando l'effetto delle barriere
commerciali" spiega Gianluca Di Loreto, Partner e responsabile
italiano automotive di Bain & Company.
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