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Pet economy cambia, boom veterinari e servizi di cura

Pet economy cambia, boom veterinari e servizi di cura

Unioncamere, quasi 27mila le aziende in Italia

ROMA, 12 aprile 2025, 12:20

Redazione ANSA

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Prende nuove forme il business degli animali domestici. I dati 2024 sulle imprese che animano questo settore rivelano un forte spostamento dell'attenzione degli operatori da produzione e commercio verso i servizi: meno imprese sul lato dell'offerta di cuccioli e mangimi, più spazio per veterinari e servizi di benessere. Sempre più spesso i proprietari cercano toelettature di qualità, pet-sitter professionisti e persino fisioterapisti specializzati. Insomma, gli italiani oggi non vogliono solo dar da mangiare al proprio cane o gatto, ma garantirgli una vita sana e felice.
    Queste, in sintesi, le dinamiche di un mercato in piena evoluzione e che - secondo l'analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio - conta quasi 27.000 aziende in tutta Italia.
    Negli ultimi cinque anni, il numero di imprese che operano nei servizi di cura per animali sono cresciute del 32%, con quasi 1.400 nuove attività. Anche i servizi veterinari registrano un forte aumento (+39,4%), segno che gli italiani considerano sempre più i propri animali come membri della famiglia.
    Guardando al decennio 2014-2024, il settore nel suo complesso è rimasto nel complesso stabile (+0,05% la variazione delle imprese), dimostrando una notevole capacità di adattamento alle trasformazioni indotte dalla crisi finanziaria e poi dall'arrivo della pandemia. In questo duplice passaggio, la vera rivoluzione si è concretizzata nella redistribuzione delle attività: in dieci anni le imprese dei servizi di cura sono quasi raddoppiate (+90,1%), mentre quelle nel commercio di animali sono diminuite del 17,5%.
    Calano invece le imprese della vendita di animali (-10,6%) e di prodotti per animali (-10,6%). In forte calo quelle di allevamento di conigli (-21,6%) e, ancor più, quelle attive nel commercio all'ingrosso di mangimi (-34,3%). Il settore produttivo in maggiore crescita è quello degli alimenti per animali domestici (+28% dal 2019), con cibi sempre più personalizzati e di alta qualità.
   

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