/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Investire fino a 1,5 miliardi per adeguare depuratori all'Ue

Investire fino a 1,5 miliardi per adeguare depuratori all'Ue

Rapporto, senza servizio 1,3 milioni di italiani

ROMA, 20 marzo 2025, 12:24

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Per adeguare il parco dei grandi depuratori italiani alla nuova Direttiva europea sulle acque reflue (2024/3019) saranno necessari investimenti fino a 1,5 miliardi di euro, in un Paese in cui 296 Comuni e 1,3 milioni di cittadini sono ancora privi di un servizio di depurazione. Sono alcuni dei dati resi noti in occasione della presentazione del Blue Book 2025 realizzato dalla Fondazione Utilitatis e promosso da Utilitalia, relativi al servizio idrico integrato, e del Libro Bianco 2025 "Valore Acqua per l'Italia" di Teha (The European House - Ambrosetti), relativi alla filiera estesa dell'acqua.
    Per l'adeguamento dei depuratori, si stimano costi tra 600 milioni e 1,5 miliardi come somma dei costi di investimento e di esercizio richiesti, in base alle tecnologie impiegate.
    Investimenti nel settore depurativo sono necessari, considerando che in Italia si contano ancora 856 agglomerati in procedura di infrazione per un carico organico generato pari a circa 27 milioni di abitanti equivalenti, di cui il 76% al Sud.
    L'Italia è al 22/o posto nell'Ue-27 per la quota di acque reflue domestiche trattate in modo sicuro, con un valore del 70,2%. I Paesi Bassi sono il miglior esempio con il 99,8% di trattamento. Ogni anno 6,7 miliardi di metri cubi di acque reflue vengono convogliati nei depuratori, ma una gestione più efficace potrebbe aumentarne il riutilizzo.
    Forti criticità nel servizio di depurazione al Sud (400.000 persone, 3% della popolazione regionale) e nelle Isole (640.000 persone, 9,9%). Questa situazione ha già portato all'apertura di 4 procedure di infrazione da parte dell'Ue, costando all'Italia 143 milioni di euro in sanzioni dal 2010 al 2021.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza