Al via il secondo avviso pubblico
destinato a pmi e professionisti per la certificazione della
parità di genere. Si tratta di una misura del Pnrr, di cui è
titolare il Dipartimento per le pari opportunità della
presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzata in
collaborazione con Unioncamere. Novità di quest'anno è
l'apertura a tutti i soggetti in possesso di Partita Iva. Con
l'avviso pubblicato oggi viene messa a disposizione una seconda
tranche di 2,5 milioni di euro di risorse Pnrr. La prima di 4
milioni, correlata all'avviso pubblico chiuso il 28 marzo 2024,
è andata rapidamente esaurita ed è stata quindi integrata con
ulteriori fondi Pnrr per un totale di 5,4 milioni di euro.
L'integrazione è legata all'alto numero di domande pervenuto:
1.699, provenienti da imprese che operano nel 39% dei casi al
Nord, nel 33% nel Mezzogiorno e nel 28% al Centro. Roma spicca
per il maggior numero di candidature (246), seguita da Napoli
(84), Milano (77), Torino (68) e Bari (56). Molteplici i settori
di appartenenza, con una prevalenza però delle attività
professionali, attività manifatturiere, sanità e assistenza
sociale e servizi di informazione e comunicazione. L'avviso
pubblico sarà disponibile fino al 18 aprile.
"La Certificazione della parità di genere ha suscitato grande
interesse e si sta diffondendo con grande velocità; ciò a
riprova dell'importanza che le aziende e le organizzazioni in
generale del nostro Paese attribuiscono al ruolo delle donne
donne nel mondo del lavoro", osserva la ministra per la
famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
"L'alto numero di adesioni all'avviso pubblicato un anno fa,
superiore anche alle nostre attese, dimostra l'attenzione delle
nostre imprese alla promozione della trasparenza dei processi
lavorativi, alla riduzione del gender pay gap, alla
conciliazione vita-lavoro", spiega il presidente di Unioncamere,
Andrea Prete.
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