"La vertenza Flex sommata alle
tante in corso a Trieste, rende sempre più necessario un
percorso di mobilitazione in difesa dei posti di lavoro che non
possiamo permetterci di continuare a perdere". Lo scrivono i
sindacati Fim, Fiom, Uilm Trieste insieme con la Rsu aziendale
in riferimento alla vertenza della azienda di elettronica
triestina Flextronics, in cui sono in pericolo 350 posti di
lavoro.
Flextronics, dopo aver comunicato la perdita di una
importante commessa di Nokia, aveva assicurato un processo di
riconversione industriale a Trieste con il sostegno della
corporate ma poi ha presentato al tavolo governativo un
possibile acquirente che non ha fornito in sede ministeriale una
prospettiva industriale e soprattutto la salvaguardia
occupazionale, parlando anzi di "esuberi strutturali", da
gestire con gli strumenti di legge.
I sindacati in una nota chiedono che il "Governo blocchi la
vendita in assenza di un piano industriale che garantisca la
salvaguardia dei posti di lavoro e colga l'occasione di
ricostruire anche con un intervento pubblico l'ennesimo settore
industriale a pezzi".
Ieri su questa vertenza e su quella analoga della U-Blox è
intervenuta duramente la Regione Fvg.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA