L'adattamento a un contesto in
rapido cambiamento, la ridefinizione delle competenze, ma anche
la creazione di modelli organizzativi flessibili sono tra le
sfide principali identificate da top manager e risorse umane per
il mondo del lavoro. Le nuove competenze conseguenti alle
transizioni digitale e green, le twin transition secondo la
definizione della Commissione europea, sono al centro della
ricerca 'Rethinking Competencies in Twin Transitions',
presentata oggi a Milano da Intesa Sanpaolo. Nel contesto di un
mercato del lavoro in continuo mutamento si inserisce il nuovo
report di Look4ward, l'osservatorio permanente sulle competenze
del futuro che la banca conduce in collaborazione con
l'Università Luiss Guido Carli e in partnership con Siref
Fiduciaria, Accenture e Digit'Ed, con l'obiettivo di individuare
i fabbisogni di nuove competenze e di rigenerazione di figure
professionali in ambiti distintivi per il Paese.
Lo studio, condotto dal professore Paolo Boccardelli, direttore
del Centro di Ricerca in Strategic Change Franco Fontana
dell'Università Luiss Guido Carli, ha analizzato l'approccio
strategico di amministratori delegati e responsabili Hr di Pmi e
grandi imprese in otto settori: ospitalità, agrifood, energia,
sociosanitario, bancario, IT, silver economy, blue economy.
Oltre il 70% degli intervistati nell'ambito dello studio
dichiara importante la capacità di mostrare adattabilità e
capacità di cambiare mentalità. Le organizzazioni hanno inoltre
bisogno di figure professionali con competenze digitali, green,
relazionali e di adattamento al cambiamento continuo. Le
competenze reputate più importanti per il futuro sono pensiero
critico gestionale (segnalata il 45% degli intervistati) e
auto-organizzazione (36%).
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