Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Censis, tanti occupati ma mai così anziani

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Censis, tanti occupati ma mai così anziani

Cambia il rapporto italiani-lavoro, i giovani stanno sparendo

BOLOGNA, 26 gennaio 2024, 12:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Mai così tanti e mai così anziani.
    È il profilo dei lavoratori italiani che emerge dal rapporto 'Il senso del lavoro nella comunità produttiva e urbana di Bologna', realizzato dal Censis con la collaborazione di Philip Morris e presentato oggi a Bologna.
    A novembre 2023 in Italia si contavano 23,7 milioni di occupati, il livello più alto mai registrato. Ma in dieci anni, tra il 2012 e il 2022, la fascia 15-34 anni si è ridotta di 360mila occupati, mentre i lavoratori con almeno 50 anni di età sono aumentati di 2,7 milioni. Cambia anche l'approccio al lavoro degli italiani, secondo cui bisogna lavorare per vivere e non viceversa: oltre tre su quattro (il 76,1%) condividono secondo cui in Italia il lavoro c'è, ma è poco qualificato e sottopagato.
    Il 76,2% dei giovani è convinto che un impegno aggiuntivo di un'ora di lavoro deve avere un compenso tale da giustificare la rinuncia a un'ora di tempo libero e l'80% degli italiani occupati vede nel lavoro un fattore che, soprattutto in passato, ha portato a trascurare gli interessi personali, tanto da porre il proprio benessere in secondo piano.
    Nell'ambito della ricerca è stata condotta un'indagine presso i dipendenti di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna per analizzare quale sia il senso del lavoro all'interno delle dinamiche aziendali. Ne emerge il lavoro visto come diritto, ma anche come contributo personale a qualcosa che supera i confini del posto di lavoro e trova un riscontro anche nella collettività (lo afferma un dipendente su quattro); il lavoro come fattore di indipendenza (43,2%), con particolare rilevanza per la componente femminile dell'occupazione (57,6%). 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza