Il tema della leadership da Mosè a Cavour, da Golda Meir a Mandela, e come diventare un leader convincente ed efficace.
Se ne è discusso alla presentazione del libro di Antonio Funiciello, capo di gabinetto dei presidenti del Consiglio Mario Draghi e Paolo Gentiloni, 'Leader per forza.Storie di leadership che attraversano i deserti'.
Al dibattito, organizzato dalla Luiss e moderato da Fabio Corsico, direttore del Master Family Business, hanno partecipato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, il presidente dell'università Luiss Guido Carli Luigi Gubitosi, l'ex premier Romano Prodi e l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Paola Severino, presidente della Luiss School of Law, ha introdotto i lavori.
Gentiloni, 'Zelensky il più vicino a un modello di leader'
"Non c'è un vero modello" da seguire per chi vuole diventare leader, ma oggi "quello che si avvicina di più alla leadership è Zelensky", che non nasce leader ma "è diventato quello che è con l'invasione russa". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, alla presentazione di 'Leader per forza', il libro di Antonio Funiciello, ex capo di gabinetto di Draghi e dello stesso Gentiloni, organizzata dalla Luiss. Oggi, ha detto il commissario, è "molto difficile avere leadership politiche e aziendali lungimiranti, che guardano oltre il domani". Molti i motivi, dalla fragilità della struttura democratica ai meccanismi dei mercati finanziari. "Siamo malatissimi - ha detto Gentiloni - guardiamo alle nostre democrazie e chiediamoci perché ad esempio in Africa sta succedendo che alcuni modelli come quello cinese si rafforzano al di là degli investimenti". Il motivo è che esprimono un "modello attraente perché propone un esercizio della decisione politica che manca" altrove.
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