Seduta da dimenticare per Piazza
Affari che sconta, al pari delle altre Borse europee, una Bce
che continua a mostrare i muscoli nella lotta all'inflazione,
nonostante i segnali di frenata nella corsa dei prezzi. Sul
listino principale, maglia nera in Europa con un calo del 3,45%,
sono crollate Fineco (-6,3%) ed Amplifon (-5,5%), seguite da
Nexi (-5,2%), Poste (-5,2%), Hera (-5%) e Stm (-5%), tutte scese
di circa cinque punti percentuali. I tonfi non hanno risparmiato
big del calibro di Generali (-4,7%), Intesa (-4,5%) ed Eni
(-4,1%), come pure molto male sono andate Snam (-4,4%), Banca
Generali (-4,2%) e Moncler (-4,1%). Nel Ftse Mib si è salvata
dalla sferzate degli investitori solo Leonardo (invariata)
mentre Saipem ha contenuto la flessione allo 0,6%, grazie a
nuovi contratti per 1,2 miliardi di dollari. Tim ha ceduto il
2,4% nel giorno in cui il governo ha sentito gli azionisti e il
cda ha cooptato Massimo Sarmi. Fuori dal listino principale è
volata la Juve (+7,2%) spinta dai rumor su un possibile
delisting da parte di Exor.
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