I rider della Deliveroo a Milano
chiedono zone meno vaste per la consegna e garanzie su pagamenti
e modalità di lavoro. Si sono riuniti stamani in un presidio
organizzato dalla Uiltucs, davanti alla sede legale in via Bo.
La richiesta di incontro con la multinazionale "oggi non è stata
accolta - spiega Mario Grasso, del sindacato - ma il general
manager per l'Italia, Matteo Sarzana, ci ha fatto sapere che se
si mantengono modalità come quelle di oggi, potrebbero aprire il
dialogo". La situazione riguarda i circa 2.600 rider che
gravitano intorno alla Deliveroo, la stragrande maggioranza
degli oltre 3.000 che lavorano nel capoluogo per fare consegne
di questo tipo.
Protestano per l'assenza di garanzie su paga e tutele, ma
oggi soprattutto perché le aree di consegna si sono ampliate.
"Se prima in 7 ore e mezza facevamo 25 consegne, ora sono
diventate 15 e con più chilometri". Per 300-400 euro al mese, ne
ho fatti "oltre 3.500 in tre mesi in bici, lavorando 7 giorni su
7, anche 10 o 12 ore al giorno".
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