Piazza Affari chiude la settimana
in calo (Ftse Mib -1,75% a 16.265 punti), tra scambi brillanti
per oltre 2,7 miliardi di euro. I sondaggi che danno in
vantaggio il No al referendum hanno penalizzato soprattutto le
banche, ad eccezione però di Mps (-0,63%), la più sensibile al
voto del 4 dicembre insieme a Unicredit (-0,9%), alle prese
entrambe con un aumento di capitale. Giù Bpm (-5,22%) e Banco
Popolare (-5,1%), già ieri nel mirino degli analisti di
Berenberg per i crediti deteriorati, Mediobanca (-4,04%),
fresca di presentazione agli analisti del piano al 2019, mentre
Ubi (-3,64%), chiusa l'indagine su 39 dirigenti e
amministratori, ha scontato il taglio al rating da parte di
Moody's. Giù anche UnipolSai (-3,51%), Intesa (-2,58%) e
Mediolanum (-2,46%). Bene Stm (+1,95%), il cui amministratore
delegato Carlo Bozotti ha parlato di "quarto trimestre buono"
nel corso di una conferenza con gli investitori a Barcellona
Barcellona, e Italgas (+0,77%) a differenza di Snam (-1,95%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA