Un passo indietro "perché certe
scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal
tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona,
ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro
per strada". Beniamino Anselmi, spiega all'ANSA il perché delle
sue dimissioni dalla presidenza di Veneto Banca: una scelta
dettata da un conflitto di coscienza rispetto alla possibilità
che la fusione con la Popolare di Vicenza porti con sé esuberi,
e forse licenziamenti, per troppi dipendenti.
"Non stiamo parlando di barattoli ma di persone - spiega -. Se
parlo di esuberi devo dire come li tratto. Non é solo un
problema contrattuale: quando tocco il lavoro creo tensioni che
si riflettono sulle famiglie, sui figli, creo degli
sconvolgimenti di carattere sociale che lasciano ferite sulle
persone".
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