I segretari generali dei sindacati dei bancari si schierano contro la fusione tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, il cui 'cantiere' è stato aperto oggi in un incontro tra i vertici dei due istituti veneti.
"Ribadiamo ancora una volta che la fusione tra questi due
istituti creerebbe grandissime difficoltà tra i dipendenti, a
causa della sovrapposizione delle filiali e dell'eventuale
sommatoria delle due direzioni generali, ma anche una perdita
economica verso la clientela, in quanto i finanziamenti alle
imprese potrebbero diminuire rispetto alle attuali somme
affidate" si legge in una nota di Fabi, First-Cisl, Uilca,
Fisac-Cgil e Unità Sindacale.
In particolare i sindacati se la prendono con i vertici di
Veneto Banca, Beniamino Anselmi e Cristiano Carrus, che in un
incontro lo scorso 26 ottobre "ci hanno personalmente
rassicurato" sul fatto che "la fusione con la Popolare di
Vicenza era solo una delle tante opzioni sul tavolo e che loro
preferivano attuare un Piano Industriale, seppur pesante, ma
gestibile attraverso esuberi volontari e con una riduzione del
costo del lavoro".
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