NATASHA SOLOMONS, 'I GOLDBAUM' )NERI POZZA, PP.
480, 18,00 EURO)
A Vienna si dice che siano così ricchi e potenti che, nelle giornate uggiose, noleggino il sole perché brilli per loro. Sono 'I Goldbaum', protagonisti del romanzo di Natasha Solomons (Neri Pozza, pp. 480, 18,00 euro), che l'autrice inglese, al suo quinto lavoro, presenta oggi a Milano.
Ritratti sullo sfondo della prima guerra mondiale, i Goldbaum sono una famiglia di influenti banchieri ebrei. Ben poco accade, dentro e fuori la capitale, su cui non abbiano voce in capitolo, e meno ancora senza che ne siano a conoscenza. Collezionisti di opere d'arte, mobili di squisita fattura, ville e castelli in cui esporli, gioielli, uova Fabergé, automobili, cavalli da corsa e debiti di primi ministri, i Goldbaum assomigliano da vicino ai Rotschild. "Il romanzo è liberamente ispirato ai Rotschild, ma - spiega la 39enne autrice, che vive nel Dorset con il marito, lo scrittore per bambini David Solomons, e i loro due figli - c'è molto di immaginato. Penso che ogni romanziere storico inizi con un sacco di ricerche, ma qualche volta le cose che sono vere non lo sembrano sulla pagina. Per esempio, scrivendo dei giardini dei Goldbaum, ho dovuto ridurre il numero di giardinieri e serre, perché i Rotschild ne avevano talmente tante che temevo che il lettore non potesse crederci. I personaggi del mio libro sono tutti immaginari, anche se alcuni sono ispirati dalla storia della mia famiglia".
Come le dinastie reali d'Europa, i Goldbaum si sposano tra loro e anche la giovane, ribelle, Greta Goldbaum deve rassegnarsi alla tradizione di famiglia e sposare Albert, un cugino del ramo inglese della famiglia. A Temple Court, dove si trasferisce, la ragazza si sente estranea persino a se stessa, finché la suocera decide di donarle un giardino. "Greta si innamora prima del suo giardino e poi dell'Inghilterra, per lei - racconta l'autrice - non è un luogo di rappresentanza, ma un posto dove scatenarsi, prendendo il sole nuda e impiegando donne che portano i pantaloni".
Alla contesa di Temple Court si aggiunge il fragore della Prima guerra mondiale: per la prima volta in duecento anni, i Goldaum si trovano su fronti opposti e Greta deve scegliere tra la famiglia che ha creato in Inghilterra e quella che è stata costretta a lasciare in Austria. "La famiglia ha un ruolo complesso durante la guerra, ogni ramo - racconta Solomons - è coinvolto nella parte del conflitto che riguarda la sua nazione.
Volevo scrivere della guerra lontana dal fronte occidentale, senza parlare di buoni e cattivi perché è stato tutto molto più complicato di così: sappiamo molto della seconda guerra e dell'olocausto, ma i semi del sospetto verso gli ebrei si possono già vedere nel primo conflitto mondiale".
Insieme al marito, Natasha sta lavorando alla puntata pilota della serie che verrà tratta dal romanzo, di cui le piacerebbe anche scrivere un seguito.
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