/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La Londra vittoriana di Trollope

La Londra vittoriana di Trollope

Il primo ministro, affresco che anticipa politica nostri giorni

ROMA, 15 settembre 2015, 11:04

Paolo Petroni

ANSACheck

La copertina del libro di Anthony Trollope 'Il primo ministro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina del libro di Anthony Trollope  'Il primo ministro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina del libro di Anthony Trollope 'Il primo ministro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANTHONY TROLLOPE, 'IL PRIMO MINISTRO' (SELLERIO, 2 volumi pp. 1132 - 25,00 euro - Traduzione di Rossella Cazzullo).
    Pur avendo, sin dal titolo, un chiaro e forte personaggio a partire dal quale tutto si sviluppa, i romanzi di Anthony Trollope (di cui quest'anno è caduto il bicentenario della nascita) finiscono per apparirci come affreschi corali di un'epoca per la ricchezza, quantità e soprattutto incisività dei tanti personaggi di contorno. Accade così anche con questo Il primo ministro, che appartiene al secondo dei cicli di Trollope (1815-1882), i Palliser novels. Il primo, il Ciclo del Barset, si svolgeva nelle dimore e nelle canoniche di campagna, questo invece è tutto cittadino, londinese, e questo scrittore il cui "incontestabile merito è la totale comprensione dell'usuale...
    capace di sentire tutte le cose del quotidiano oltre che vederle", come diceva Henry James, è tra quelli che più d'ogni altro sa ritrarre la Londra delle classi dirigenti dei suoi tempi, puntando su due umane passioni, l'amore e il potere, la politica, tanto da mettere quasi totalmente da parte la sua vena umoristico satirica.
    Due famiglie sono i nodi della narrazione, i Wharton e gli Omnium, questi ultimi rappresentati innanzitutto da Plantagenet Palliser divenuto Duca, esemplare e ricchissimo gentleman che, per le sue doti di lealtà e correttezza, viene nominato Primo ministro di un governo di coalizione in un momento particolarmente difficile per il paese, ma ha il difetto di avere una moglie che, a quel punto, si da da fare oltre misura, ambiziosamente, non solo dando pranzi e feste, ma anche cercando di tessere personali relazioni pubbliche, così da finire per creare guai al marito, che nel frattempo viene anche lui corrotto dal potere, mostrandosi sempre più intollerante e tirannico, poco politico in un momento di importanti e necessarie mediazioni.
    A capo dei Wharton c'è invece un anziano avvocato molto importante che vorrebbe sua figlia Emily sposasse il vecchio amico d'infanzia Arthur Fletcher, di buona famiglia e antiche tradizioni, mentre questa preferisce il più passionale Ferdinand Lopez, di umili origini e arrampicatore sociale grazie a alcune fortunate speculazioni finanziarie, di origini portoghesi e forse anche ebreo. Trollope ne fa una figura simpatica pur nel suo cinismo e la segue nel suo percorso esistenziale come fa con tutti i suoi personaggi principali, passo passo, come fossero gli eventi a decidere del loro destino che si compie ineluttabilmente.
    Questo ritratto della Londra vittoriana upper class, coi suoi riti mondani, luoghi e idee, eleganze e intrighi, idealismi e ambizioni, mentre la politica conosce un suo degrado e la stampa cerca di conquistarsi un suo ruolo a colpi di scoop, appare di grande e sottile realismo che gioca su tutti i chiaroscuri dei suoi personaggi e finisce per essere una naturale denuncia, non veemente, di una società in profonda trasformazione, in cui sono evidenti le radici, i difetti più che i pregi di quella nostra attuale.
    "E' la malinconia a velare la conclusione de Il primo ministro, perché il lieto fine tanto caro ai vittoriani non può sicuramente dirsi completo", annota nell'introduzione la curatrice e ottima traduttrice Rossella Cazzullo, sottolineando le lezioni che la vita ha impartito a tutti, cominciando dal Duca di omnium sino alla povera Emily, aggiungendo che "a conforto generale resta il fatto che tutti i personaggi sembrano più saggi quando il sipario cala alla fine della scena", di oltre mille avvincenti pagine.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza