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Still Alice, Hollywood scopre Alzheimer

Still Alice, Hollywood scopre Alzheimer

Julianne Moore candidata all'Oscar per il ruolo

NEW YORK, 20 gennaio 2015, 16:10

Gina Di Meo

ANSACheck

locandina still alice - RIPRODUZIONE RISERVATA

locandina still alice - RIPRODUZIONE RISERVATA
locandina still alice - RIPRODUZIONE RISERVATA

   NEW YORK - Tutto inizia con qualche parola che sfugge durante un discorso. Poi quando il dr Alice Howland, prominente linguista della Columbia University, si perde mentre fa jogging durante un percorso abituale in un parco vicino casa sua allora comincia a capire che forse qualcosa non va e decide di rivolgersi ad un medico. La diagnosi e' come un fulmine a ciel sereno. Alice ha una rara forma precoce di Alzheimer, non ha neanche 50 anni. 'Still Alice', appena uscito negli Stati Uniti dopo essere stato piratato lo scorso novembre durante l'attacco hacker alla Sony (in Italia distribuito da Good Films arriverà il 22 gennaio), e' il film sull'Alzheimer, la malattia che distrugge i neuroni e che sta avendo un'incidenza sempre maggiore nella popolazione mondiale. Il film diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland con una straordinaria Julienne Moore nel ruolo principale e non a caso candidata all'Oscar come miglior attrice dopo aver vinto il Golden Globe, e' tratto dal libro omonimo scritto da Lisa Genova nel 2007. Tra gli altri protagonisti Alec Baldwin nei panni del marito John, Kristen Stewart, Kate Bosworth e Hunter Parrish rispettivamente nei ruoli dei figli Lydia, Anna e Tom. Il film (e il libro) parlano in modo perentorio degli effetti devastanti che l'Alzheimer ha sulle sue vittime e le loro famiglie. Il fatto che Alice, una donna intelligente e in carriera, ne venga colpita sta ad indicare che il male non risparmia nessuno. Anzi non abbandonera' neanche i suoi figli perche' la forma di cui soffre e' genetica quindi si puo' trasmettere di generazione in generazione. Basta il titolo a raccontare tutto cio' che l'Alzheimer comporta. Still Alice, (sono sempre Alice) centra il nocciolo della questione e esprime tutto l'inferno che puo' provare chi scopre di avere la malattia. "Io non soffro - dice Alice durante una scena del film - io sto lottando, lotto per essere parte delle cose, per rimanere connessa con cio' che ero una volta. Continuo a ripetermi: vivere nel momento e' tutto cio' che posso fare". Ed ancora ad una delle figlie quando cerca di spiegare cosa si prova: "Vedo le parole davanti a me ma non riesco ad afferrarle, non so chi sono e non so cosa ancora perdero' dopo". E la Moore si cala nel personaggio in modo straordinario, interpretando un mondo che si disgrega, il panico, la confusione e anche la rabbia che prova Alice, una volta una donna con una vita perfetta mandata ora in frantumi da un male che le sta mangiando il cervello, per ironia della sorte cio' che ha sfruttato di piu' nella vita per la sua professione.

 

 

Tra gli altri protagonisti Alec Baldwin nei panni del marito John, Kristen Stewart, Kate Bosworth e Hunter Parrish rispettivamente nei ruoli dei figli Lydia, Anna e Tom. Il film (e il libro) parlano in modo perentorio degli effetti devastanti che l'Alzheimer ha sulle sue vittime e le loro famiglie. Il fatto che Alice, una donna intelligente e in carriera, ne venga colpita sta ad indicare che il male non risparmia nessuno. Anzi non abbandonera' neanche i suoi figli perche' la forma di cui soffre e' genetica quindi si puo' trasmettere di generazione in generazione. Basta il titolo a raccontare tutto cio' che l'Alzheimer comporta. Still Alice, (sono sempre Alice) centra il nocciolo della questione e esprime tutto l'inferno che puo' provare chi scopre di avere la malattia.

"Io non soffro - dice Alice durante una scena del film - io sto lottando, lotto per essere parte delle cose, per rimanere connessa con cio' che ero una volta. Continuo a ripetermi: vivere nel momento e' tutto cio' che posso fare". Ed ancora ad una delle figlie quando cerca di spiegare cosa si prova: "Vedo le parole davanti a me ma non riesco ad afferrarle, non so chi sono e non so cosa ancora perdero' dopo". E la Moore si cala nel personaggio in modo straordinario, interpretando un mondo che si disgrega, il panico, la confusione e anche la rabbia che prova Alice, una volta una donna con una vita perfetta mandata ora in frantumi da un male che le sta mangiando il cervello, per ironia della sorte cio' che ha sfruttato di piu' nella vita per la sua professione.

CLIP Discorso agli studenti

 

CLIP Discorso di Alice con la figlia sulle sensazioni della malattia

 

 

Ecco la scheda del film: http://bit.ly/1ByY7Pw

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