(dell'inviato Francesco Gallo) Una storia di crisi, riscatto e scoperta di una nuova vita in Puglia. 'In grazia di Dio' di Edoardo Winspeare, presentato alla 64/a edizione del Festival Internazionale di Berlino nella sezione Panorama, racconta di questo ed altro. Interamente girato nei luoghi cari al regista - Giuliano di Lecce, Tricase e altre località del Salento - e interpretato da attori non professionisti (la sola attrice è Celeste Casciaro, moglie di Winspeare), il film racconta la storia di quattro donne di una stessa famiglia in un piccolo paese del basso Salento ai nostri tempi. Di lavoro fanno i fasonisti (il confezionamento di capi d'abbigliamento in serie per conto terzi). Ma il fallimento dell'impresa familiare e il pignoramento della casa sembra distruggere tutto, anche i legami di affetto. ''Devono vendere tutto si ritrovano nelle mani di una finanziaria e poi vengono perseguitati da Equitalia. Così si trasferiscono in campagna per lavorare la terra e vivere con il baratto dei loro prodotti. Sarà proprio questa scelta l'inizio di un singolare riscatto che porterà queste donne a scoprire altri valori, cosa veramente conta nella vita e che, appunto, ogni giorno spunta il sole'' dice Winspeare. Anche nella crisi, spiega il regista, ''si possono scoprire cose belle come la comunità, la famiglia, il territorio, i rapporti d'economia di scambio...''. Ma nel film ci sono anche le generazioni di queste donne che si scontrano e confrontano: ''Le mie protagoniste vanno a vivere in campagna, non vanno in vacanza a Capalbio, imparano a sudare, si confrontano e in qualche maniera ritrovano, a modo loro, un inizio di felicità''. Queste le quattro protagoniste: Adele (Celeste Casciaro), forte, dura e in eterno conflitto con la figlia; Ina, figlia di Adele, bella, simpatica, leggera (Laura Licchetta, figlia di Celeste Casciaro ed estetista); Maria Concetta (Barbara De Matteis, lavora al bar di famiglia) sorella appena più giovane di Adele e zia di Ina e, infine, Salvatrice (Anna Boccadamo, cuoca nella mensa di una fabbrica di scarpe), madre, nonna, matriarca, sessantacinquenne contadina del Capo di Leuca. Winspeare, già a Berlino con Pizzicata (1996), dice poi: "Come negli altri miei film l'elemento locale è molto forte - l'ambientazione nel Salento, lavorare con attori del posto - ma il tema è universale: la metamorfosi della crisi economica, la crisi vista come possibilità, come un nuovo inizio. È un film sulla possibilità di essere felici nonostante tutto". In grazia di Dio, che vedrà stasera alla proiezione la presenza del ministro dei Beni culturali e del Turismo Massimo Bray e di 120 persone, tra attori e accompagnatori che hanno partecipato al progetto, è frutto di un'originale formula produttiva ed ecologica. Nella produzione lo stesso Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa per Saietta Film con Rai Cinema, in associazione con Banca Popolare Pugliese e Luigi De Vecchi, con il sostegno di Apulia Film Commission e il contributo dell'Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Puglia.
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