Netflix non ha distrutto
Hollywood anzi lo ha salvato. Intervistato da Time magazine per
il Time100 Summit, Ted Sarandos, amministratore delegato dello
streamer, è andato dritto alla questione che flagella
l'industria del cinema e ha spiegato perché Netflix ha successo
in un settore dove le produzioni diminuiscono e il botteghino
non fa numeri alti.
"Netflix - ha detto - è un'azienda orientata verso il
consumatore, ciò che è importante per noi è offrire un programma
nel modo in cui il pubblico vuole guardarlo. Cosa ci dice un
botteghino in crisi? Cosa sta cercando di dirci il consumatore?
Che probabilmente vuole guardare i film a casa. Gli studio e le
sale cinematografiche fanno a pugni per mantenere la finestra
dei 45 giorni ma è fuori tempo con l'esperienza del consumatore
di volersi solo godere un film".
Ha aggiunto che lo streamer non è del tutto fuori dal
business dei cinema in quanto a Los Angeles possiede il Bay
Theater e a New York il Paris. "Abbiamo impedito che il Paris
diventasse un Walgreens (catena di farmacie, ndr) - ha
commentato - non lo abbiamo salvato per salvare il business ma
per preservare un'esperienza in una sala cinematografica".
Riguardo ai registi che vogliono fare film solo per il grande
schermo, "E' un concetto passato, se sei fortunato e vivi a
Manhattan, puoi andare a piedi ad un multisala per guardare un
film, è fantastico, ma non è così per la maggior parte del
paese".
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