Italia, Paese di Santi, poeti e
navigatori. Ma anche di musici e cantori. A raccontarlo sono
Lorella Boccia e Marco Conidi, il frontman de L'Orchestraccia,
dal 9 marzo, ogni domenica alle 14, pronti a partire su e giù
per l'Italia con Musica mia, il nuovo programma dedicato alla
musica popolare di Rai2.
"Viaggiando con la band - racconta all'ANSA il cantautore romano
- sono sempre rimasto affascinato da come la musica del popolo
racconti un territorio, le sue usanze e la sua storia. E anche
quanto sia, da una parte, uno strumento di conoscenza e
approfondimento antropologico e, dall'altra, il legante di
intere comunità". "Io, da brava napoletana - aggiunge Lorella
Boccia - non ricordo una domenica a casa di nonna senza cantare
la tammurriata".
I due viaggiatori e conduttori gireranno l'Italia a bordo di un
pulmino carico di strumenti musicali, in un viaggio, prosegue
Conidi, "che ci porterà a scoprire in modo differente questo
pezzo di terra stretto e corto e indivisibile, dove a volte ci
sentiamo lontani, ma poi scopriamo che non c'è tanta differenza
tra un saltarello e una taranta". Senza contare, dice, "quanto
il dialetto stia riconquistando la scena. Penso alle canzoni
degli ultimi Festival di Sanremo o ai nuovi rapper".
In tutto saranno dunque sedici puntate, con la regia di Marta
Saviane. Prima tappa a Roma, "Tanto pe' cantà", sulle tracce
delle radici dello stornello romano. Ma ci sarà anche l'oggi,
con gli Ardecore, band rock agli argini del Tevere, e poi il
Piotta, la cantautrice Giulia Anania e il suo ritratto di
Gabriella Ferri, fino allo storico locale dal quale negli anni
Novanta sono emersi i maggiori cantautori della nuova scuola
romana: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi. Si prosegue,
poi, nella seconda puntata, con Napoli, tra casa di Edoardo
Bennato e una chiacchierata quasi intima tra Lorella Boccia e
Marisa Laurito sul palco del Teatro Trianon. Ad arricchire ogni
puntata ci saranno Ambrogio Sparagna, con il suo racconto (e le
note), regione per regione, della storia della musica popolare
italiana; ed Edoardo Sylos Labini con un brano rappresentativo
del territorio.
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