"È venuto molto naturale recitare
con mia moglie regista, sapevo che avremmo raggiunto certe
altezze perché era impossibile nascondermi davanti a lei". Così
a Berlino Luca Marinelli parla di 'Paternal Leave', opera prima
della moglie Alissa Jung passata oggi nella sezione Generation.
Non replica invece alla domanda di come abbia vissuto le molte
polemiche piovute su molti giornali che stigmatizzavano le sue
dichiarazioni di come aveva provato fastidio nel dover dare il
volto nella miniserie tv, M. Il figlio del secolo, a un
personaggio negativo come Mussolini: "Su questo ho già detto
tanto e non saprei cosa aggiungere. È stata comunque
un'esperienza meravigliosa quella di M.
e se ci sarà la possibilità di continuare io ci sarò. Ringrazio
chi l'ha vista e ha capito che tipo di progetto era e quanto è
importante ora essere presenti e partecipare al miglioramento
della nostra storia e all'abbandono di cose orrende che ci
portiamo avanti dal passato".
In Paternal Leave, girato nella riviera Romagnola e presto in
sala con Vision, la storia di Leo (Juli Grabenhenrich)
un'ostinata e arrabbiata ragazza tedesca che decide di
intraprendere un viaggio nella riviera romagnola per incontrare
il padre biologico (Marinelli) che non ha mai conosciuto, perché
è fuggito non appena saputa della sua esistenza.
Già dal primo incontro tra la ragazzina e il padre, che vive in
un camper e gestisce un bar sulla spiaggia, è un continuo
scontro tra due persone che non si conoscono e cercano di
difendere le loro rispettive posizioni. Lei è piena di domande e
lui ha meno risposte.
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