C'è Mattia, che dai Quartieri
Spagnoli di Napoli punta sul classico: spaghetti pomodoro e
basilico. Nicholas di Conselice (RA) è invece pazzo per la
carbonara. E poi c'è Emmanuel che dalla Nigeria oggi vive a
Porto Torres (SS) o Loubna che dal Marocco a Milano oggi è la
regina del tajine di pollo. E poi ancora Maica e Samuele, detto
Trivi, dal torinese; Engel, anche lui di Napoli, con la sua
raffinata lasagna di zucca. Fino ad Anna di Sesto San Giovanni
(MI) e Allen, il più piccolo, con i suoi 18 anni, da Fusignano
(RA). Sono nove ragazzi cresciuti in contesti difficili ma con
una grande passione per la cucina. Davanti a loro, chef di fama
internazionale e l'occasione della vita: frequentare la nuova
scuola di Fondazione Barilla, dove imparare a cucinare per
cambiare il proprio futuro, ma anche quello della cucina.
Un'esperienza unica che diventa programma tv con Saranno cuochi,
quattro puntate in onda dal 16 settembre, il sabato alle 11.15
su Rai2, con la voce narrante di Ema Stokholma.
Branded content originale in collaborazione con Rai Pubblicità e
tassello di un più ampio progetto di Fondazione Barilla che
abbraccia temi sociali in maniera innovativa, Saranno cuochi
racconta il viaggio di questi giovani, che non hanno avuto molte
possibilità nella vita, ma che ora hanno la chance di
riscattarsi, entrare nel mondo del lavoro e diventare i primi di
una generazione di cuochi con una nuova consapevolezza del cibo
nel rispetto dell'ambiente e del Pianeta. La scuola prevede tre
mesi di formazione teorico-pratica sulla cucina sana e in
armonia con l'ambiente e altri tre di stage in ristoranti di
alto profilo. Alla guida, chef Alberto Gipponi e il critico
Andrea Grignaffini, con la consulenza del ricercatore Premio
Nobel Riccardo Valentini. I passaggi più scientifici delle
lezioni saranno approfonditi dal professor Vincenzo Schettini,
ormai star dei social.
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