Il 28 agosto arriva su Sky Documentaries il docu-film, Steve McQueen - Il film perduto che ricostruisce il progetto di "Day of the Champion", che non ha mai visto la luce.
Nel 1965, il tentativo di Steve McQueen di fare l'ultimo film di F1 è stato abbandonato a metà durante le riprese: questo docufilm cerca di rimetterne insieme i pezzi.
Un film Sky Original disponibile su Sky Documentaries (canali
122 e 402) sabato 28 agosto alle 21.15 e anche on demand e in
streaming su NOW, ricostruisce il dietro le quinte del film.
Anche se è morto 40 anni fa, Steve McQueen rimane ancora oggi
un'icona di Hollywood. La serie di successi al botteghino di
McQueen è stata breve ma impressionante - "The Great Escape",
"Bullitt", "Papillon" - ma aveva un progetto in casa che lo
ispirava molto. Il film si intitola "Day Of The Champion", ed è
stato girato in Europa tra il 1965 e il 1966. Nessun materiale
proveniente dalle sue riprese si pensava fosse sopravvissuto.
Fino a pochi mesi fa, quando furono scoperte delle bobine di
pellicola a colori 35mm. Questi filmati sono solo una parte di
questa storia. Il racconto accende una battaglia tra due grandi
studios hollywoodiani, entrambi pronti a fare lo stesso film
allo stesso tempo. Il soggetto? Il pericolo e il fascino delle
corse automobilistiche di Formula 1. Ma ci sarebbe un solo
vincitore. Accanto al film a colori salvato ci sono centinaia di
fotografie on-set, molte delle quali catturano immagini candide
e inedite di McQueen stesso. Il documentario è narrato nella
versione originale, dal leggendario presentatore di talk show
americano e comico David Letterman. "The King Of Late Night" è
un fan di Steve McQueen e porta a questa storia una prospettiva
personale. Altre voci che aiutano a portare questa favola della
vecchia Hollywood a nuova vita: sono il tre volte campione del
mondo di F1 Sir Jackie Stewart e i membri della troupe da "Day
Of The Champion" che sono stati chiamati a svelare i segreti
delle campagne di Hollywood tra i due film concorrenti. Anche
gli esperti cinematografici James King e la Christina Newland
del Guardian offrono prospettive informate, mentre il biografo
britannico di McQueen, Richard Sydenham, rivela degli aneddoti
inediti.
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