Entra con la parrucca e la voce
di Alessandro Borghese, il cuoco televisivo, anticipando uno dei
suoi numeri di maggior successo. Poi spiega che il suo intento è
quello di raccontare con ironia l'evoluzione e i tic della
società di oggi, "dicendo sempre la verità, senza inutili
paure". Ed è un torrente in piena, un entusiasta del suo lavoro,
Max Giusti, alla presentazione del suo spettacolo 'Bollicine'
che, dopo aver debuttato nell'aprile scorso al Sistina di Roma,
ha affrontato una tournee estiva per l'Italia e ripreso a girare
in autunno, arriva venerdì 21 marzo al Teatro Arcimboldi di
Milano.
Si chiama 'Bollicine' lo spettacolo, a cui ha lavorato per
oltre tre anni, perché qui "mi stappo come una bottiglia" di
spumante, per "sprigionare tutta la mia energia e tirare fuori i
pensieri accumulati in questi anni di silenzio". E' uno
spettacolo - continua - che si apre e ti travolge come quel
'Grande Sfracello' che debuttò nel 2000 a Roma lo stesso giorno
del debutto tv del 'Grande Fratello' e fece il tutto esaurito
per una settimana di fila". Giusti, 56 anni, dice che lo stimolo
a fare questo spettacolo nuovo, un'ora e 50 minuti di monologo,
lo ha avuto dal suo successo nel 'Marchese del Grillo'. "Quel
'Io so io e voi non siete un cazzo' mi ha aiutato a togliermi di
dosso mille censure e a dire le cose chiare e tonde, senza
filtri".
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