La "Anna Cappelli" di Annibale
Ruccello, già interpretata da attrici come Anna Marchesini,
Benedetta Buccellato, Maria Paiato, viene riletta per la prima
volta 'en travesti' dal performer Carlo Massari allo
SpazioKörper di Napoli, venerdì 14 alle 19, 00 (replica il 15
febbraio). Lo spettacolo, con coreografia di Chiara Taviani, è
ambientato negli anni '60: sette brevi quadri scenici provano a
raccontare la solitudine, l'innamoramento, la convivenza, la
delusione amorosa, la paura di perdere ciò che di più caro si
possiede, la sopravvivenza. La scenografia è scarna, una piccola
stanza illuminata da una lampadina che di volta in volta diviene
'spazio altro' e attorno alla quale siedono gli spettatori. Una
partitura fisica e vocale di forte impatto, contagiata da spot
tratti da Carosello per una rilettura dell'opera prodotta da C&C
Company in collaborazione con Residenza I.DRA.
Il secondo appuntamento di febbraio nello spazio di danza
contemporanea napoletano, è con il pluripremiato "Beast Without
Beauty", in scena domenica 16 febbraio 2025 alle ore 18. Una
creazione originale Carlo Massari con Manuele Rosa, Giuseppina
Randi. In co-produzione Festival "Danza in Rete" Fondazione
Teatro Comunale Città di Vicenza, lo spettacolo è uno sguardo
impietoso sulla società ma anche un autentico tuffo nel
non-sense.
Dopo la prematura scomparsa del fondatore e direttore artistico
Gennaro Cimmino, l'attività del centro campano di Produzione per
la danza, riconosciuto dal Ministero della Cultura, continua
dunque nel suo segno: la cura artistica è affidata ad un
collettivo di professionisti. L'artista Franco Silvestro è
attualmente Presidente dell'Associazione. Con lui la
statunitense Andrea Lyn Baker, Vito Pizzo per il suono
(vicepresidente), la danzatrice e coreografa Susanna Sastro.
Rebecca Curti è la Direttrice organizzativa, Claudia Cimmino
cura la comunicazione.
"L'obiettivo e quello di promuovere e sostenere lo sviluppo di
giovani coreografi e autori emergenti, come sempre è stata la
missione di Körper, e di non disperdere gli interessi e le
progettualità in cui Gennaro tanto credeva: la danza, la musica,
la prosa, le relazioni territoriali e quelle internazionali"
sottolinea Silvestro.
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