Ispirato a un fatto di cronaca che
scosse l'opinione pubblica francese negli anni Trenta, "Le
serve" di Jean Genet è un perfetto congegno di teatro nel teatro
che mette a nudo la menzogna della scena, "uno straordinario
esempio di continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra
immaginario e realtà", nelle parole di Jean-Paul Sartre.
Messo in scena da Veronica Cruciani, una nuova produzione de
"Le serve" debutta in prima assoluta l'1 febbraio (repliche fino
al 4) all'Arena del Sole di Bologna. Nel ruolo della Signora
l'attrice e icona queer Eva Robin's mentre nei panni delle
bonnes Beatrice Vecchione e Matilde Vigna. Con un quotidiano
rituale pagano, due serve indossano gli abiti e imitano gli
atteggiamenti della signora, nel tentativo inutile di
esorcizzare la propria frustrazione di subordinate.
A turno recitano la sua parte, esprimendo quindi il loro
desiderio di essere lei, e interpretano la parte l'una
dell'altra, passando dall'adorazione al servilismo, fino alla
violenza. Un crudele gioco che Veronica Cruciani descrive come
"una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del
mondo dei padroni, che le Serve adorano, imitano, disprezzano.
Desiderano essere la Signora, aspirano a un modello che è il
risultato di credenze, rappresentazioni indotte dalla struttura
sociale". Lo spettacolo è ambientao in una città contemporanea,
riflettendo sui temi attualissimi del potere e del genere. Nelle
stesse giornate dello spettacolo, dall'1 al 4 febbraio,
all'interno degli spazi di Teatri di Vita Studio (via del
Pratello 90/a), sarà allestita la prima mostra personale di Eva
Robin's, dal titolo Fragili nascondigli per peccatori,
nell'ambito di Art City Bologna. "Le serve" sarà in scena anche
al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia l'11 febbraio.
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