Destinati a vivere come ombre,
imprigionati per sempre dietro un sipario di tulle, i personaggi
della più disgraziata famiglia della letteratura occidentale,
sono eternamente a teatro. Non c'è alcuna libertà per loro, solo
coazione a ripetere la lunga scia di omicidi, di vendette che
hanno insanguinato la reggia di Argo. Appoggiano le mani sulla
parete che li chiude, ma dal teatro è impossibile fuggire.
Scritti da Eschilo e poi Euripide, riscritti da autori di tutti
i secoli, sono ancora qui e per sempre. Al Teatro Biondo di
Palermo è tornata Clitennestra, la regina di Argo, con
Agamennone e i loro figli per il debutto di Clitennestra, tratto
da La casa dei nomi di Colm Toibin, per la regia di Roberto
Andò, una produzione del Teatro nazionale di Napoli che da
Palermo inizia la sua tournée. Il delitto e la colpa hanno
offeso il cielo e distrutto la regia degli Atridi, che adesso è
quasi un mattatoio, una gabbia di cemento opprimente che
accoglie la rabbia e un unico desiderio: la vendetta per il
primo, orribile delitto, il sacrificio di Ifigenia per fare
partire le navi della flotta greca. Il testo di Toibin e
l'adattamento di Andò conservano tutta la durezza di
Clitennestra, "la regina dal cuore maschio", il dolore
lancinante di una madre a cui è stata strappata una figlia e che
attende 10 anni per la sua vendetta. Di delitto in delitto,
Clitennestra uccide Agamennone e poi la concubina Cassandra,
bottino di guerra, e poi il figlio Oreste, incitato da Elettra
si spingeranno fino al matricidio. È la orrenda saga
dell'Orestea. La regia di Roberto Andò, elegante e sobria al
tempo stesso, si concentra molto sulla impervia e audace
recitazione delle donne di Argo, per restituire il dolore e la
rabbia, la solitudine e il silenzio di Clitennestra, magnifica
Isabella Ragonese che libera la violenza subìta, recita con un
ritmo forsennato, straziante, veloce, a scatti e poi trova
quieta quando narra dell'accoglienza del marito, il bagno
preparato e l'omicidio dovuto. Arianna Becheroni è la piccola e
brava Ifigenia. Di prim'ordine il cast: Ivan Alovisio
(Agamennone), Denis Fasolo (Achille), Katia Gargano, Federico
Lima Roque, Cristina Parku e Anita Serafini. In scena fino al 12
novembre.
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