Capelli cortissimi, biondo platino.
La giacca con lo stemma della scuola. E il sogno di essere
finalmente se stesso. Dopo "Skam Italia", "Il Paradiso delle
Signore" e in attesa della serie Sky "Romulus 2", Giancarlo
Commare (irriconoscibile) debutta nel musical, protagonista di
"Tutti parlano di Jamie", show applauditissimo nel West End
Londinese, che arriva per la prima volta in Italia, al
Brancaccio di Roma dall'11 marzo al 3 aprile (in tournée nella
prossima stagione). "Abbiamo aspettato tre anni prima di
metterlo in scerna - raccontano il regista Piero Di Blasio e il
produttore Alessandro Longobardi - L'Italia non era ancora
pronta. Poi c'è stata la pandemia, la battaglia per il ddl Zan,
ora anche Drusilla a Sanremo, e abbiamo pensato che forse il
momento era arrivato. Jamie è un po' come se Billie Elliot
mettesse i tacchi a spillo" ma, sottolinea Di Blasio, "non è la
storia di un ragazzo che vuole diventare Drag Queen, ma che
vuole essere se stesso. È un manifesto di libertà".
Nato dal documentario della Bbc del 2011 "Jamie: Drag Queen at
16", storia vera dell'adolescente Jamie Campbell che nel paesino
di Sheffield nel nord dell'Inghilterra combatte con il sorriso
la sua battaglia contro i pregiudizi, dopo il debutto nel 2017
all'Apollo Theatre di Londra, il musical è approdato anche
Tokyo, Seul, Los Angeles e Sydney (con le musiche di Dan
Gillespie Sells e libretto di Tom Macrae da un'idea originale di
Jonathan Butterell) ed è diventato un film per la Fox nel 2021
(disponibile su Prime Video). Nella versione italiana, con la
direzione musicale di Dino Scuderi e le coreografie di Laccio,
Commare è affiancato da Barbara Cola, nei panni della mamma di
Jamie, e poi Marco Mannella, Ludovica Di Donato, Lisa Angellilo,
Benedetta Boschi, Flavio Marullo, Umberto Noto, Michele Savoia e
Sebastian Gimelli Morosini.
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