Ulisse, in questo momento in cui si cerca di lasciarci la guerra alla pandemia alle spalle, eroe in viaggio tra varie insidie dopo una guerra alla ricerca della tranquillità perduta, della vita di un tempo, è figura che torna a evidentemente a sedurci. Ora, il progetto ''Ulisse contemporaneo'' con la regia di Piero Maccarinelli, partito con due appuntamenti in Calabria con Elisabetta Pozzi e Francesco Migliaccio nel Parco Archeologico di Locri Epizefiri al Tempio di Marasà e al Teatro Greco Romano di Portigliola, arriva nel Lazio, al Tuscolo e Roma.
Solo qualche mese fa, per La lunga vita dei miti a Pordenone Vera Vecchiarelli ha illustrato e ripercorso ''Il viaggio di Ulisse nella canzone italiana'', da Guccini, a Lucio Dalla, da Caparezza fino a Enrico Ruggeri solo per citarne alcuni, e poco prima Dario D'Ambrosi aveva lavorato con i suoi attori del Teatro Patologico al ''Viaggio di Ulisse''; alla Pergola il Maggio Musicale ha proposto a luglio a Firenze ''Il ritorno di Ulisse in patria'' di Claudio Monteverdi con la regia di Robert Carsen; il festival Trasparenze, organizzato dal Teatro dei Venti di Modena ha condotto un laboratorio ha fine luglio che ha prodotto ''Odissea'', spettacolo con i detenuti di due istituti di pena emiliani, il Carcere di Modena e il Carcere di Castelfranco Emilia, preceduto tra l'altro, un anno fa, dal ''Odissea Web'' di Raffaele Manco e Stefano Tè, regista anche del lavoro teatrale; Nicola Piovani ha musicato i ''Viaggi di Ulisse'' secondo autori di tutte le epoche recitati con proiezioni di disegni di Milo Manara. Due, anche nel Lazio gli appuntamenti di ''Ulisse contemporaneo'', qui con Graziano Piazza e Viola Graziosi al Teatro Romano di Tuscolo: il 28 agosto col sottotitolo ''La Grecia'', accompagnati dai musicisti Saletti & Banda Ikona e con un intervento critico di Giuseppe Manfrid; il 29 agosto ''La parola, il verso, il mare'', con le musiche di Antonio Di Pofi e l'intervento critico di Piero Boitani. A questi si aggiunge il 24 settembre il gran finale a Roma, alla cavea del Parco della Musica, con Maddalena Crippa e Sandro Lombardi e la musica di Rita Marcotulli, più l'intervento critico di Eva Cantarella. ''Ulisse Contemporaneo'' è un progetto di Q Academy sulla figura dell'eroe dell' ''Odissea'' classica quale nostro contemporaneo: sono cinque serate itineranti in luoghi di archeologici significativi per proporre in chiave moderna la figura dell'eroe omerico, con la Direzione artistica di Piero Maccarinelli e il coordinamento Giovanna Marinelli, con una collaborazione degli Editori per i contributi storico-culturali. ''Protagonista indiscusso è l'Odisseo omerico, presenza che richiama prepotentemente anche l'eroe dantesco desideroso di sapere, di superare i propri limiti, alla ricerca persino di una presenza divina - spiega il regista - Superuomo e asceta, paziente e subdolo, audace e opportunista, Odisseo rivela tuttavia il suo lato più umano, con un profilo psicologico inatteso e molto più profondo, che ribadisce la sua natura errante e inquieta, il cui punto d'arrivo non è Itaca, ma il viaggio, la vita stessa, il nostro peregrinare alla ricerca della normalità perduta''.
Gli spettacoli seguono un format preciso: 20 minuti di intervento storico- critico, 20 di interventi musicali e 45 di letture- interpretazioni dei testi letterari. Nel primo, ''La Grecia'', a prendere corpo e voce sono i brani dell'Odissea di Omero nella traduzione di Dario Del Corno, mentre alcune suggestioni dall'Odissea del premio Nobel per la Letteratura Dereki Walcott saranno confrontate con Odisea di Nikos Kazanzatkis che prende le mosse proprio dalla fine di quella classica. Kazantzakis fa sua la raccomandazione di Dante ''fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza''. In ''La Parola, Il Verso, Il Mare'' sono a confronto voci che vanno dall' ''Ulisse'' di Joyce (di cui quest'anno cade l'ottantesimo anniversario della morte) a ''Itaca'' di Kavafis, da ''Odisseo a Telemaco'' del premio Nobel Iosif Brodski a ''Odissea. Libro vigesimo terzo'' di Borges, dall' ''Ulisse'' di Pascoli a quelli di Ritsos, Gozzano, Quasimodo e Saba, al contributo eclettico ma molto efficace dell' ''Odysseus'' della canzone di Francesco Guccini, alle riflessioni sofferte di Primo Levi, all'Odissea caraibica di Walcott, e ancora al breve ma ineludibile passo di Dante.
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