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Il Regio di Torino pareggia i conti e punta a riaprire

Il Regio di Torino pareggia i conti e punta a riaprire

Purchia sipario su in primavera anche con 200 posti

TORINO, 10 dicembre 2020, 20:58

di Barbara Beccaria

ANSACheck

Regio Torino, il commissario Rosanna Purchia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Regio Torino, il commissario Rosanna Purchia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Regio Torino, il commissario Rosanna Purchia - RIPRODUZIONE RISERVATA

 A quattro mesi dal commissariamento, e nell'anno del Covid, il Teatro Regio di Torino si avvicina al pareggio di bilancio. "Stiamo facendo di tutto per mettere in sicurezza un teatro straordinario, amato dal pubblico e dalla critica, nella speranza di riaprire la sala al più tardi dal prossimo aprile, anche se fossero possibili solo 200 posti, e riprendere la produzione", ha annunciato oggi il commissario Rosanna Purchia. Le perdite attuali ammontano a 400.000 euro, ma Purchia confida di arrivare a pareggio a fine mese, con un bilancio che nel 2019 aveva chiuso con oltre 7 milioni di buco.
    "E' stato ed è tuttora un percorso difficile e anche molto doloroso", ha aggiunto il commissario riferendosi ai 18 lavoratori del teatro ai quali non è stato rinnovato il contratto a tempo determinato scaduto. Per altri 10 il contratto è stato riconfermato e per ulteriori sette sono state trovate formule part time. "Ai 18 dipendenti per il momento lasciati a casa - ha aggiunto Purchia - è comunque stata garantita una copertura economica e resteranno in un bacino dal quale contiamo di attingere non appena riprenderemo a produrre".
    L'Assemblea dei Soci, intanto, ha approvato il bilancio di previsione per il 2021. Un bilancio, come hanno spiegato il commissario Purchia e il direttore generale Guido Mulè, "che vede i soci confermare i loro sostegni mostrando un' importante e rinnovata fiducia nell'ente, e che tiene conto delle riduzioni di entrate previste nel 2021 da biglietteria e attività commerciali, che nel 2019 erano state di oltre 7 milioni e che nel 2021 si stimano arriveranno a 2 milioni e 900.000 euro".Messi a posto i conti, Covid permettendo, il Regio vuole guardare al futuro. "Fino ad oggi a voi giornalisti non abbiamo fatto altro che parlare di numeri, il 21 dicembre vi parleremo solo di musica, che è la nostra ragione d'essere, e di progetti", ha detto Purchia assicurando "alcune belle sorprese". L'importante, ha aggiunto, "è poter riportare il pubblico in sala appena l'emergenza Covid ce lo permetterà. Confidiamo di poter riaprire al più tardi in aprile, fosse anche con soli 200 posti. Che ci auguriamo presto arrivino ad essere 500, poi mille e, per il prossimo ottobre, ad inizio stagione 2021-2022 tutti i 1.650 posti disponibili. Noi stiamo correndo veloci, ce la stiamo mettendo tutta, ma è chiaro che ai teatri non arriveranno mai più soldi 'a babbo morto'. bisogna presentare conti in ordine e progetti realistici e di qualità. Da solo il Regio non ce la può fare, tanto meno ad aggredire il debito pregresso al quale faremo fronte non appena il ministero attiverà l'apposito fondo rotativo ex legge Brai. Torino riavrà il suo teatro".
   
   

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