"Sono stato bambino negli anni '60
in un'Italia meravigliosa in cui c'era la speranza che il mondo
potesse cambiare. Adolescente negli anni '70 quando pensavamo di
potere aggiustare le cose. Oggi ci sono 26 persone che detengono
il patrimonio della metà del mondo, è l'opposto di quello in cui
noi speravamo. Questo tipo di squilibrio non può non portare
infelicità". Lo ha detto Ligabue in un incontro con il cardinale
Matteo Zuppi al Salone del Libro di Torino, in un auditorium
strapieno.
"Tempi così duri non li avevo mai visti. Ci sono tante paure
che fanno sentire soli. È il peggiore decennio tra i sei che ho
vissuto, tra pandemia, la guerra in Ucraina e tutti gli altri
confliiti, i ragazzi che vanno dallo psicologo e gli dicono che
non sanno immaginarsi un futuro", ha aggiunto il cantautore.
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