E' dedicata alla Francia
l'edizione 2025 del Festival delle Nazioni in programma a Città
di Castello dal 28 agosto al 12 settembre. Paese capofila delle
future linee programmatiche che nel '26 scorreranno sulla
Germania e i Paesi informati dalla cultura germanica, per
approdare nel 2027, sessantesimo anno di vita della rassegna, a
un grande sguardo sull'Europa intera.
"Il Festival delle Nazioni - ha spiegato il direttore
Artistico Massimo Mercelli in una conferenza stampa a Perugia -
vuole delineare, ancora una volta, un percorso culturale di
ampio respiro, che intrecci internazionalità e patrimonio
artistico territoriale. Si ripercorrerà la storia dei 'cugini
francesi' ma anche dei 'francesismi' che hanno sempre
influenzato la cultura e l'arte italiane e viceversa. Si
scandaglierà, inoltre, il dopoguerra francese, tra
sperimentazione e ritorno all'ordine, percorrendo tutti i generi
e i linguaggi dell'arte, compreso il cinema d'autore, senza
tralasciare l'impressionismo e il modernismo di Debussy e Ravel,
per giungere all'epoca a noi contemporanea, con una punta di
diamante come Pierre Boulez, di cui quest'anno ricorre il
centenario dalla nascita. Parallelamente faremo scorrere anche
spiritualità e storia: nel 2025, infatti, ricorrono gli 800 anni
del Cantico delle Creature di San Francesco, che celebreremo con
l'esecuzione di una composizione per coro e orchestra firmata
dal premio Oscar Nicola Piovani, una proposta davvero unica per
il concerto di apertura. A questo importante progetto, frutto
della collaborazione tra il Festival delle Nazioni ed Emilia
Romagna Festival, si aggiunge la prima mondiale del brano
Filmscapes per flauto ed archi di Rachel Portman interpretato
dai Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella".
"Anche quest'anno - afferma la Presidente del Festival
Silvia Polidori - la nostra vetrina si fonda su un articolato
progetto di sviluppo culturale e artistico che mantiene salda la
vocazione internazionale con cui è nato, ma ora mira ad
allargare e a consolidare il rapporto con il più ampio
territorio dell'Alta Valle del Tevere"
"L'edizione di quest'anno del Festival delle Nazioni - per
il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e l'assessore alla
Cultura, Michela Botteghi - coglie con grande puntualità, rigore
di riferimenti e di programmi lo spirito musicale che ha
accompagnato il farsi e il prodursi della manifestazione dalla
sua prosecuzione fino ai giorni nostri come fatto autenticamente
e crescentemente popolare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA