"Faremo pure i nostri complimenti
al signor Mariani direttore dell'Orchestra per la sua solita
bravura nel dirigerla, ma avremmo preferito di vederlo dirigere
col suo solito archetto e col violino anziché con quella certa
cosa, che non sapevamo che fosse, ma che ci venne detto essere
una bacchetta". Scriveva così nel dicembre 1852 il giornale
satirico genovese "La Maga" recensendo la prima cittadina del
"Rigoletto" al Carlo Felice. Angelo Mariani, direttore stabile
nel teatro genovese era il più autorevole direttore d'orchestra
del tempo. Ravennate di origine, si era trasferito a Genova
proprio nel 1852, andando ad abitare poi a Palazzo Sauli dove
nel 1867 avrebbe affittato un appartamento anche Verdi. Fra i
due ci fu una solida amicizia e collaborazione artistica, anche
se vicissitudini sentimentali (l'interesse di entrambi per la
celebre cantante Teresa Stolz) negli ultimi anni mise in crisi
il rapporto. Mariani fu comunque il primo interprete di Wagner
in Italia e, appunto, il primo a utilizzare la bacchetta. Fino
ad allora come è noto l'orchestra era diretta da primo violino,
non a caso, tuttora considerato il "capo" del complesso
strumentale. Con Mariani, uniformandosi a quel che accadeva già
fuori Italia, si affermò la prassi del direttore non più
esecutore diretto, ma in piedi davanti agli strumentisti con un
foglio arrotolato o una bacchetta in mano.
Due anni prima dell'arrivo di Mariani, il Comune di Genova aveva
preso due decisioni fondamentali in materia musicale, destinate
a incidere sulla produzione artistica successiva. La Scuola
Gratuita di Canto e strumento creata nel 1829 per fornire
orchestrali e coristi al Carlo Felice divenne civica; e il 30
settembre venne istituita l'Orchestra Civica, destinata al
servizio dei Teatri appartenenti alla città e dipendente dal
Comune. Una iniziativa che sottolineava lo stretto legame fra il
Teatro (in parte di proprietà dei palchettisti) e
l'amministrazione cittadina. Nel maggio precedente era stato
redatto anche un Regolamento contenente 29 articoli:
"L'Orchestra - recitano gli articoli 3 e 4 - composta di un
maestro di cappella e di n. 56 professori dei quali n. 36
effettivi e n. 20 soprannumerari". I doveri dei professori erano
sintetizzati negli articoli 6 e 7: "Tutti i professori effettivi
sono obbligati a servire il teatro Carlo Felice o quello dove si
porterà lo spettacolo in tutte le campagne teatrali, sia d'opera
e ballo che di rappresentazioni drammatiche qualunque sia per
esse la loro durata. In caso peraltro di apertura simultanea di
due teatri saranno sempre addetti allo spettacolo principale".
Alla guida dell'Orchestra era stato nominato Giovanni Serra,
illustre violinista che nel 1852 lasciò appunto l'incarico a
Mariano per dedicarsi esclusivamente alla direzione
dell'Istituto Civico, oggi Conservatorio "Niccolò Paganini".
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