L'ultimo concerto del Festival di
Nuova Consonanza vedrà in scena a Roma, come è ormai
consuetudine, i finalisti della 25/ma edizione del Concorso di
composizione Franco Evangelisti. L'appuntamento è per il 22
dicembre alle 21 al Mattatoio-La Pelanda con il Quartetto Indaco
che esegue le tre partiture finaliste affiancandole a brani di
riferimento della letteratura quartettistica contemporanea, dal
secondo dopoguerra ad oggi. Considerato fra i più interessanti
quartetti d'archi italiani della sua generazione, formatosi in
seno alla Scuola di Musica di Fiesole e perfezionatosi
all'Accademia Chigiana di Siena con premi e riconoscimenti
internazionali, l'Indaco affronta da anni il vasto repertorio
quartettistico, dal classico al contemporaneo, con una
particolare predilezione per gli autori del XIX e XX secolo.
Eleonora Matsuno (violino), Ida Di Vita (violino), Jamiang Santi
(viola), Cosimo Carovani (violoncello) aprono il concerto con il
primo brano finalista, Les fragments distordus della
compositrice coreana Junyoung Kim (1992); seguono Quello che
resta di Graziano Riccardi (1997) e Cinque scene per quartetto
d'archi di Francesco Mariotti (1991). Alle tre nuove
composizioni, tutte in prima esecuzione assoluta, si affiancano
i lavori di Franco Evangelisti con Aleatorio del 1959, e di Béla
Bartók con il Quartetto per archi n. 4 in do maggiore, SZ. 91
(1928). La giuria del concorso è formata da Giorgio Colombo
Taccani, Roberta Vacca, Daniele Carnini, Baldwin Giang e Hugo
Gómez-Chao Porta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA