Marcella Carboni, musicista,
compositrice e docente di origine sarda aveva avvisato il
nutrito pubblico accorso all'invito dell'Istituto Italiano di
Cultura di Buenos Aires a partecipare ad una proposta
assolutamente inedita per queste latitudini. "Questa non è
un'arpa", aveva detto. E ha mantenuto la parola.
Il sound della sua arpa jazz esce completamente dai canoni
classici dello strumento. L'uso di bassi ostinati e di un
'comping' di tipo pianistico, riesce a trasformarla in una vera
e propria band al servizio di un'improvvisatrice virtuosa,
audace e moderna.
L'arpista di origini sarde ha eseguito un repertorio che ha
spaziato dai classici standard jazz alle composizioni di
jazzisti italiani contemporanei come Enrico Pieranunzi, Paolino
Dalla Porta e Furio di Castri.
Ma è con le sue composizioni originali che sono emerse
appieno le potenzialità e l'originalità dell'arpa come strumento
jazz.
Come nel titolo del concerto e nel pieno rispetto dello
spirito del jazz, l'arpa di Carboni riesce a tessere "Trame"
capaci di rompere barriere ed etichette unendo suoni, melodie e
armonie in modo innovativo.
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