La musica classica è come l'alta
cucina: se lo chef viene e ti spiega il piatto che ha preparato
riesci ad apprezzarlo meglio. E Lorenzo Viotti un po' chef di
musica classica si sente, o per lo meno si serve spesso di
metafore culinarie, come questa, per spiegare che bisogna
avvicinare il pubblico al teatro.
"Con il Covid ho visto una realtà pericolosa per la classica
perché il pubblico non viene. Non è così a Milano, ma in altri
Paesi ho fatto concerti, ad esempio con la Gewandhausorchester.
dove non c'era nessuno, e i pochi che c'erano avevano i capelli
bianchi" dice dopo aver diretto la Filarmonica nella prova
generale aperta del concerto in programma il 24 febbraio. Prova
a cui hanno assistito studenti, under 30 e invitati del servizio
di promozione culturale del Comune, fra cui un gruppo di donne
immigrate. Si tratta della seconda prova aperta che la Scala è
tornata a riproporre dopo quella diretta da Riccardo Chailly lo
scorso 17 gennaio.
Jeans grigi, maglione rosa, scarpe da ginnastica rosse come
il cappellino da baseball, Viotti ha il look perfetto per
parlare ai giovani come lui, che a 32 anni, con ormai una
carriera avviata, sa come usare i social e ascolta ogni tipo di
musica dalla salsa al rap. D'altronde "se non ascolti il volume,
non sai dirigere musiche come il Sacre du printemps di
Stravinskij o il Bolero di Ravel".
"Ora la gente vuole stare a casa a guardare Netflix e i
giovani temono di essere giudicati se vengono a teatro per come
si vestono o perché pensano di non capire. Le mie parole -
aggiunge - sono un aiuto per entrare in un mondo straordinario.
Noi siamo il ponte fra il pubblico e l'orchestra". E su questo
"dobbiamo fare di più", è convinto, ad esempio tenere incontri
introduttivi alle opere come fa lui prima di tutte le
rappresentazioni di Thais che sta dirigendo al Piermarini, ma
anche aprire le prove "soprattutto alla fascia fra i 15 e i 30
anni,", non pensando a programmi più "facili" ma a usare le
parole giuste. Con la Scala ha un rapporto particolare che gli
fa dire di sentirsi "a casa" e di confermare che ha in cantiere
altri progetti a Milano, senza svelare però quali.
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