È balzato agli onori delle
cronache come vincitore del Concorso Internazionale Paulo di
Helsinki nel 2013, del Leonard Bernstein Award in Germania e del
Credit Suisse Young Artist Award nel 2017. A ventiquattro anni
ha firmato un contratto in esclusiva per Deutsche Grammophon,
con la quale ha già pubblicato otto dischi. È il ventinovenne
violoncellista austro-iraniano Kian Soltani, nato a Bregenz da
una famiglia di musicisti iraniani, ospite per la prima volta
del cartellone del Teatro Comunale di Bologna con la Filarmonica
del Tcbo per l'appuntamento dell'8 novembre all'Auditorium
Manzoni alle 20.30. Insieme a lui, debutta sul podio della
Filarmonica l'americano Ryan McAdams, direttore principale del
Crash Ensemble e grande promotore della musica contemporanea.
Soltani sarà impegnato nel Concerto in la minore per
violoncello e orchestra Op. 129 di Robert Schumann, scritto
quasi di getto nel 1850 e considerato uno dei primi esempi di
matrice romantica di concerto per orchestra e violoncello,
strumento insolito come solista nei concerti dell'epoca.
Completa il programma una grande pagina del romanticismo tedesco
come la Sinfonia N. 2 in re maggiore Op. 73 di Johannes Brahms.
Scritta durante una vacanza sulle Alpi austriache nell'estate
del 1877, venne ultimata in breve tempo in confronto alla Prima
che costò a Brahms almeno quindici anni di ripensamenti e
modifiche tra fatiche fisiche e sofferenze interiori. Per la
semplicità di cui è permeata, la Sinfonia N. 2 è stata
paragonata alla Sesta di Beethoven: la quiete quasi pastorale
che la contraddistingue è interrotta solo da alcuni episodi
drammatici e squarci malinconici.
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