La tromba di Paolo Fresu, la voce e la presenza scenica di Petra Magoni: all'Auditorium Parco della Musica, ieri sera, ha preso vita l'omaggio a David Bowie per Heroes, una rivisitazione in chiave jazz del Duca Bianco, il grande artista britannico prematuramente scomparso.
"Un progetto nato da una scommessa - racconta Fresu -.
Una
proposta arrivata dal Comune toscano di Monsummano Terme dove
nel 1969 Bowie fece, da perfetto sconosciuto, la sua prima
apparizione italiana in pubblico, non vincendo ma arrivando solo
secondo".
Fresu, insieme a musicisti d'eccezione come Francesco
Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer, Filippo Vignato,
ha interpretato Bowie: la band ha messo mano a una trentina di
pezzi - dai più celebri a quelli dell'ultima produzione -, tra i
quali Life on Mars, This Is Not America, Warszawa, When I Live
My Dreams e il brano che dà il titolo al live, in giro in questa
estate. Pezzi riscritti, ma non stravolti, che riescono a unire
il genio di Bowie e la libertà espressiva dei jazzisti.
Ogni membro della band ha dato il proprio contributo negli
arrangiamenti, conferendo maggiore varietà e dinamicità al
progetto.
"Bowie è un autore immortale che è sempre stato vicino al
jazz. Noi cerchiamo di avere il massimo rispetto per la sua arte
ma anche di essere propositivi, gettando uno sguardo nuovo su
queste canzoni".
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