E' dedicato ai grandi allestimenti
fra rarità del Sei-Settecento e prime assolute promossi dalla
Filarmonica Romana dal dopoguerra l' appuntamento in streaming
dalla Sala Casella in programma il 18 marzo alle 21 per il ciclo
di incontri celebrativi del bicentenario dell' Accademia. Il
direttore artistico Andrea Lucchesini parlerà con il regista
Cesare Scarton del teatro musicale e delle importanti produzioni
organizzate prima al Teatro Eliseo e poi principalmente al
Teatro Olimpico, si è resa protagonista di importanti produzioni
legate al teatro musicale dei Sei-Settecento e al teatro
contemporaneo. Il dialogo si alterna all'ascolto e alla visione
di alcuni estratti delle opere, selezionati per l'occasione. La
Filarmonica propose nell'arco di vent'anni una ventina di opere
di genere buffo, negli anni in cui La serva padrona di Pergolesi
(1958) o Il matrimonio segreto di Cimarosa (1971) erano allora
vere e proprie rarità. L'interesse per il repertorio del
Seicento si concentrò su L'incoronazione di Poppea nel 1961 e
L'Orfeo del 1966, entrambi di Monteverdi, quasi sconosciute al
pubblico romano. Per l'operetta, la prima italiana nel 1974 di
Iolanthe di Gilbert e Sullivan e nel 1965 delle due operette di
Offenbach in prima italiana Les Bavards e Ba-ta-clan.
L'attenzione verso il teatro musicale contemporaneo si sviluppò
con allestimenti storici come quello del '75, il trittico Lauda
per la natività del Signore di Respighi, Beatitudines di
Petrassi e la Messa di Stravinskij, con le scene e i costumi di
Giorgio de Chirico, Mario Ceroli e Corrado Cagli per la regia di
Carlo Emanuele Crespi e la direzione di Gabriele Ferro. Tra le
produzioni degli ultimi anni, la collaborazione con la
multietnica Orchestra di Piazza Vittorio per cui la Filarmonica
ha prodotto Carmen (nuovo allestimento del 2015) e Don Giovanni
(2017) e Un'infinita primavera attendo (2016) dedicato alla
figura di Aldo Moro, con la musica di Carnini e il libretto di
Sandro Cappelletto, queste ultime con la regia dello stesso
Scarton. Infine il più recente RossiniLab.
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