"Con sei inediti, potevo fare un nuovo disco. Ma a me piace fare dischi sempre diversi. E quindi questo è un prolungamento di D.O.C., il prossimo sarà completamente differente, figlio di un'altra ricerca e di un altro viaggio". Zucchero racconta così "D.O.C. Deluxe Edition", la versione dell'ultimo album pubblicata con sei nuovi brani, tra cui "September" con Sting.
"Dire grazie a questa pandemia è oltraggioso. Ma è grazie a questa situazione che sono stato più in contatto con artisti amici, come Sting e sono nati progetti e collaborazioni". Come quando ad aprile ha cantato davanti al Colosseo a Roma Canta la vita, da "Let Your Love Be Know" di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero, o in piazza San Marco a Venezia a maggio Amore adesso!, adattamento in italiano di No Time For Love Like Now di Michael Stipe. Ma Zucchero è stato chiamato anche da Lady Gaga per il mega-concerto in streaming a favore dell'Oms. "Questo momento sospeso ha favorito questi scambi e queste vecchie conoscenze che si sono rinnovate. Altre cose usciranno a breve", promette poi, come una versione a modo suo di Silent Night.
Lo streaming: una necessità in questo periodo di stop. "Ma non fa tanto per me, anche se mi rendo conto che potrebbe essere il futuro, ma forse data l'età potrei farne a meno: io ho bisogno del contatto con il pubblico", dice puntando poi il dito contro le istituzioni ree di essere poco interessate al mondo della cultura. "Non si parla di musica, né di teatro o cinema.
Eppure le manifestazioni per farci sentire ci sono state. Ma finché si considera il nostro lavoro solo un divertimento non andremo lontano. Serve più attenzione e soprattutto vorrei che arrivassero alle maestranze i soldi promessi. Intanto alla mia gente penso io in prima persona fino a quando non ripartiremo: è l'unico modo per essere certi che i soldi finiscano a loro". In programma ci sono quattordici date all'Arena di Verona, tra il 23 aprile e l'8 maggio 2021, e un tour mondiale di oltre 150 date: "a metà gennaio sapremo se si potranno fare. Io voglio suonare, dobbiamo suonare, anche se fosse necessario farlo a capacità ridotta. Bisogna dare un segnale di rinascita".
Ma è la politica in generale ad averlo deluso un po' e le bandiere rosse sono ormai nel comò (come nel brano Succede).
"Non mi sento più tanto rappresentato per quello che sono le mie origini, per l'ideologia con cui sono cresciuto. E' tutto un po' annacquato. Le bandiere rosse? Per ora non le sventolo più".
A non fare per lui neppure i social (in Non illudermi così, 'Sembra che la vita/Che ci stan cantando/Uno su tre sono bugie/Falsi come facebook'): "I social stanno a me come la cravatta al maiale. Ai bacini preferisco la stretta di mano".
Disilluso anche sul valore rivoluzionario che una volta aveva il rock. "E' il rap dei primi anni ad avere preso il posto del rock, anche se mi auguro che torni ad avere la funzione che ha avuto".
Gli altri nuovi brani brani del cofanetto sono Non illudermi così, rivisitazione del brano Don't Make Promises riscritto per l'occasione da Zucchero con un testo in italiano, Wichita Lineman, cover del brano di Jimmy Webb ("una della canzoni che ho sempre amato fin da quando ho iniziato a suonare, avrei voluto scriverla io"), e gli inediti Succede, Facile e Don't Cry Angelina ("l'avevo nel cassetto dall'89. Era stata scritta per Oro, Incenso e Birra ma non riuscivo a finirla"). "Ho la fortuna di avere avuto una carriera lunga e di poter fare quello che mi piace. I miei esempi sono James Taylor o Tom Waits: non cerco di essere giovanile e radiofonicamente attuale. Le cover? Hanno senso se sono brani non troppo conosciuti e se riesci a trovare un modo di farli tuoi. Io, ad esempio, non toccherò mai Imagine di John Lennon".
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