E' il destino di 'Adriana
Lecouvreur'. Il capolavoro di Cilea viene proposto raramente nei
nostri Teatri eppure a ogni sua apparizione ottiene una calda
accoglienza da parte del pubblico che 'scopre' un'opera italiana
del primo Novecento forse più elegante, raffinata e piacevole
nella sua varietà espressiva rispetto a tanti altri titoli
normalmente in repertorio. E' accaduto anche ieri sera al Carlo
Felice. La prima di 'Adriana' - dedicata a Mirella Freni,
scomparsa pochi giorni fa e che ne fu straordinaria interprete -
è stata accolta con calorosi applausi da un pubblico non
numerosissimo ma chiaramente soddisfatto.
L'allestimento arrivava dall'As.Li.Co. Il regista Ivan
Stefanutti (firmatario anche di scene e costumi) ha ambientato
l'opera non nel Settecento, epoca in cui visse la celebre
attrice Adrienne Lecouvreur, ma nel primo Novecento ai tempi di
Cilea quando le grandi attrici si avvicinavano al cinema. A
parte inevitabili incongruenze con il libretto (difficile che
nel primo Novecento il Re di Francia decida di rinchiudere
Maurizio alla Bastiglia….) quel che viene a mancare è lo spirito
settecentesco che interessava Cilea particolarmente attratto
dalle atmosfere musicali di quel secolo. Una
'sovrainterpretazione' arbitraria che non ha dato nulla e ha
tolto qualcosa.
Esecuzione musicale nel complesso di buon livello.
Valerio Galli sul podio di una orchestra particolarmente
ricettiva, ha colto con intelligenza la molteplicità espressiva,
la diversificazione di umori della partitura di Cilea. Qualche
eccesso di sonorità ha in alcuni momenti compromesso
l'equilibrio fra le voci e la buca, ma nell'insieme è stata una
bella lettura.
Il ruolo di Adriana era affidato a Barbara Frittoli, artista
di solido mestiere che tuttavia ieri non ci è parsa nella sua
forma migliore. Un avvio poco limpido con un graduale riscatto e
un apprezzabile quarto atto. Marcelo Alvarez è tenore dalla
splendida voce e dalla indubbia generosità che a tratti si fa un
po' troppo trascinare dall'enfasi. Eccellente il Michonnet di
Devid Cecconi, non ineccepibile Judit Kutasi (voce interessante)
nella parte della Principessa. Bene gli altri, il coro e bravi i
tre danzatori. Replica questa sera, ore 20.
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