Sfila a Firenze, nei giardini di
Villa Palmieri, tra piante e aiuole che disegnano labirinti di
verde intenso, il giovane Charles Baudelaire disegnato da Clare
Waight Keller, direttrice creativa della maison Givenchy, ospite
d'onore di Pitti Uomo 96. Il poeta maledetto de "I fiori del
male" viene evocato dalla designer inglese che ha realizzato
l'abito da sposa di Meghan Markle attraverso completi con
giacche tre bottoni o doppio petto, dai volumi ampi, che sposano
nuance di chiaroscuro, per superfici la cui narrazione evoca la
poesia tenebrosa di Baudelaire. Una sfilata dove anche le
modelle indossano i capi maschili, a conferma che lo stile
a-gender è quello vincente tra le sfilate viste a Pitti finora.
La palette si tinge infatti delle sfumature pallide della rosa
damasco, del panna, del blu polvere e del rosso, affiancate dai
toni notturni del blu notte, bordeaux e canna di fucile.
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