SERGIO RIZZO, 'IL TITANIC DELLE PENSIONI' (SOLFERINO, PP.
224, EURO 16,50) Lo stato sociale sta affondando: è il grido d'allarme lanciato in questo saggio dal giornalista Sergio Rizzo che illustra le cause di un buco che "si allarga sempre di più".
Alcune stime dicono che nel 2046 la voragine delle pensioni
arriverà a 200 miliardi. Una somma superiore all'intero gettito
Irpef.
Lo scenario è inquietante, spiega l'autore, che chiede
verità: "Non ci vogliono dire che i nostri figli e nipoti non
sapranno che cos'è una pensione, perché quando toccherà a loro
avremo già mangiato tutto noi. E le briciole rimaste non
basteranno a nascondere le impronte dell'osceno egoismo di
intere generazioni che gli hanno lasciato da pagare un conto
mostruoso. Non ci vogliono dire che presto la baracca non
reggerà più, schiacciata dal peso enorme dei privilegi
distribuiti a pioggia per decenni. Nessuno escluso. Senza alcun
riguardo per la matematica, la demografia, le regole del patto
generazionale e la decenza. Non ci dicono la verità perché sanno
che quella verità non vogliamo sentircela dire. È spaventosa. Lo
sanno da sempre e ne hanno fatto la strategia per conquistare il
consenso. La regola della politica è dire soltanto ciò che gli
elettori vogliono sentirsi promettere".
Sergio Rizzo è autore di numerosi bestseller tra cui La Casta
(2007), scritto con Gian Antonio Stella.
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