PIETRO SCARNERA, 'VIAGGIO IN ITALIA'
(COCONINO PRESS, 20,90 Euro. 304 Pagine).
L'autore di fumetti Pietro Scarnera, ha raccolto nel graphic
novel 'Viaggio in Italia' - in uscita il 31 maggio - le storie
di tantissimi scrittori e artisti che nel loro Grand Tour tra il
Settecento e il Novecento hanno percorso, vissuto, raccontato e
amato il nostro Paese. Da Goethe a Stendhal, da Lord Byron a
Percy e Mary Shelley, da Gogol' a Virginia Woolf.
Il libro nasce da un lungo lavoro di ricerca su diari,
lettere, dipinti d'epoca e documenti a volte inediti, mentre una
mostra di tavole originali e materiali di lavorazione sarà
inaugurata nella storica Biblioteca Classense di Ravenna il 14
giugno, in apertura del festival Coconino Fest. "È un viaggio
che tocca Venezia, Milano, Ravenna, Lucca, Roma, Napoli, Palermo
e altre città, in un volume che restituisce un appassionante e
multiforme ritratto del Belpaese visto da altri occhi, e ci
interroga attraverso il loro sguardo sull'identità nazionale e
sul significato profondo di un'appartenenza culturale e
affettiva", racconta Scarnera.. Ma non è solo un viaggio nel
passato: perché Scarnera alterna ai racconti degli illustri
visitatori di ieri le sue personali esperienze in giro per la
penisola, da figlio di genitori meridionali nato a Torino e
"cresciuto lungo l'autostrada A14 tra Bologna e la Puglia", come
l'autore scherzosamente si autodefinisce.
Quale Italia emerge da tutte queste narrazioni? Alla fine
del Settecento Goethe arriva in incognito, quasi in fuga dalla
sua già notevole fama. Nella "terra dove fioriscono i limoni"
cerca (e trova) la bellezza della natura e del paesaggio, ma
anche il fascino delle rovine e i resti della civiltà greca e
latina a lungo idealizzata. "Conto un secondo compleanno -
scrive -, una vera rinascita, dal giorno in cui sono entrato a
Roma", mentre Napoli è nelle sue parole "un paradiso dove tutti
vivono in una specie di ebbrezza e oblio di se stessi". Per
Stendhal, che attraversa il confine per la prima volta a 17 anni
con le truppe di Napoleone, è invece Milano la città "adorabile"
dove vorrebbe passare il resto dei suoi giorni. "Là - scriverà
poco prima della morte - ho trovato i più grandi piaceri e le
più grandi pene". Per il poeta Percy Bysshe Shelley esistono due
Italie. Una è resa sublime dalle bellezze del territorio,
l'altra è quella "pittoresca" degli italiani del suo tempo,
"gente selvaggia che lancia grida orribili". Per sua moglie
Mary, l'autrice di "Frankenstein", il nostro Paese è terra
amatissima, ma anche teatro di infiniti lutti: il luogo dove,
nel giro di pochi anni, vedrà morire due figli ancora bambini e
poi il marito. "Triste e meschina", un secolo dopo, risulterà
l'Italia sotto il fascismo agli occhi dello scrittore Aldous
Huxley, incappato per caso in una perquisizione nella sua casa
sulle colline di Firenze ad opera di quattro miliziani "che
cercavano un certo professor Salvemini".
Luci e ombre segnano anche il ritratto dell'Italia del
presente, quella che negli intermezzi del graphic novel il
fumettista-viaggiatore Scarnera percorre da nord a sud.
Annotando e disegnando i siti industriali dismessi in Sardegna,
le ex centrali e i depositi di scorie nucleari in Piemonte, la
fragilità di Venezia, i molteplici rischi per l'ambiente. "E la
presenza diffusa sul territorio dei migranti: sono loro -
osserva Scarnera - i viaggiatori del nostro tempo, e digitano le
loro lettere a casa sugli smartphone. Nei loro sguardi, come in
quelli dei grandi scrittori del passato, si legge nonostante
tutto una speranza e un'idea già espressa duemila anni fa da
Plinio il Vecchio: 'L'Italia è come un grembo aperto. Tutta tesa
verso il mare, come per aiutare e accogliere gli uomini. Una
terra che è al tempo stesso figlia e madre di tutte le altre
terre'."
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