LUCA MASTRANTONIO, PIOMBO E LATTE (
BOMPIANI, PP. 400, EURO 20.00)
La storia del delitto impunito di Dirk Hamer, colpito da un
proiettile, nella notte del 17 agosto 1978, mentre dormiva su
una barca in rada all'isola di Cavallo, in Corsica, dove era in
vacanza con la sorella Birgit, e il suo calvario durato più di
cento giorni. Il racconto del processo contro il presunto
colpevole, il principe Vittorio Emanuele di Savoia e la vicenda
del dottor Hamer, padre di Dirk, che in seguito alla perdita del
figlio e della moglie dà impulso alla 'Nuova medicina
germanica', cura alternativa che vorrebbe sconfiggere anche i
tumori. Nel suo romanzo d'esordio, 'Piombo e latte', Luca
Mastrantonio indaga sul significato del pensiero magico
attraverso due anti eroi novecenteschi: il principe senza trono
e il dottore che non cura.
In libreria dal 7 maggio per Bompiani, il libro si fonda su
materiale di prima mano, dossier processuali e diari e su una
meticolosa ricostruzione, attraverso la consultazione degli
archivi dei principali giornali italiani e stranieri.
"Indagando e ricostruendo la nascita della Nuova medicina
germanica del dottor Hamer ho scoperto sulla mia pelle quanto
siamo esposti al pensiero magico quando le malattie riguardano
noi o la nostra famiglia. Quanto sia potente la forza di
attrazione delle ferite. È impossibile restare insensibili a un
metodo che promette di curare anche laddove nessuno e niente
riesce ad arrivare. La teoria di Hamer è suggestiva e
pericolosa. E questa è la vera sfida del libro: raccontare la
teoria di Hamer, come è nata e come ha fatto morire molte
persone, senza diffonderla né demonizzarla, perché nelle mani
giuste può anche fare del bene" spiega Mastrantonio.
"Mi sono rivolto all'unica figura luminosa in questa storia,
ovvero Birgit Hamer, la sorella di Dirk, la figlia maggiore del
dottor Hamer, che non aveva mai parlato di lui. Ma la formula
per rompere l'incantesimo del dottor Hamer era tra le righe del
libro sacro, ovvero il Testamento per una nuova medicina
germanica. Così come la soluzione del giallo di Cavallo, una
verità nascosta agli occhi e al tempo, si è rivelata ad anni di
distanza solo superando i pregiudizi e le solite
contrapposizioni tra innocentisti e colpevolisti" dice
Mastrantonio, scrittore e giornalista di 7 Corriere della Sera,
tra i fondatori dell'inserto la Lettura.
Birgit Hamer non si è mai arresa all'ingiustizia e sarà
proprio lei, coinvolgendo in prima persona il narratore nelle
vesti di giornalista prima e confidente dopo, a riportare sul
banco degli imputati il principe, che intanto è potuto tornare
in Italia dopo la fine dell'esilio cui la Repubblica aveva
condannato i maschi della casa reale. E sarà sempre lei, pur
combattuta dal sentimento di amore filiale, a fornire le prove
degli inganni e dei pericoli della nuova medicina del padre,
mettendo in luce le ombre che rischiano di far crollare le
premesse della sua teoria medica.
"Non ho mai parlato prima d'ora di mio padre per non
danneggiare la battaglia affinché mio fratello Dirk avesse
giustizia: sarei stata attaccata dai Savoia e dai seguaci di mio
padre. Con lui avevo un rapporto conflittuale, avevamo idee
diverse su molti fronti. A casa, aveva imposto due regole:
'Prima regola, io ho sempre ragione'. Seconda regola: 'Se non ho
ragione, si applica la prima regola'. Per quanto riguarda il suo
metodo, credo che possa aiutare i sani a non ammalarsi. Ma un
padre è un padre e mi spiace sia morto senza vedere giustizia
per Dirk" dice Birgit Hamer.
Mastrantonio, che è anche autore e conduttore radiofonico
per Radio3, insegna storytelling all'università Iulm di Milano e
cura la newsletter 'Ufficio poesie smarrite', cerca il bandolo
di una matassa che affonda nelle nostre più profonde paure,
nelle nostre più irragionevoli speranze. Piombo e latte
appartiene a quello che Javier Cercas definisce il genere
letterario delle domande. E così, dal bordo a noi più vicino di
un buco nero nel quale dobbiamo avere il coraggio di rivolgere
lo sguardo, ci interpella: come può una vittima farsi carnefice?
Perché ci ammaliamo? L'anima si può curare?
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