GIUSEPPE GRATTACASO 'DEI
VERTEBRATI, DEGLI INVERTEBRATI' (Ed. Interno Poesia, pp. 104, 15
euro). C'è una voce dell'anima in ogni categoria dell'universo.
Dai licheni alla roccia, dal basilico alle farfalle, tutto ha
scopo e funzione, creando infinite dinamiche che coinvolgono,
anzi travolgono, pure l'essere umano: ignorarne una parte, anche
quella in apparenza più anonima. vuol dire uccidere qualcosa
dentro di sé.
A esplorare queste sensibilità nascoste e misteriose si è
dedicato lo scrittore Giuseppe Grattacaso nella raccolta di
poesie 'Dei vertebrati, degli invertebrati'. Parole alla
ricerca di relazioni profonde e di rapporti inaspettati, tra
animali, vegetali, astri, oggetti. "Nella convinzione - spiega
- che ogni essere e cosa siano legati da un comune destino". Si
svela così quanto sia complicato mettere in ordine il mondo,
sistemando le nuvole o imprigionando il vento, che l'alloro ha
un suo contegno, i licheni sono uno spirito vagante che mette
casa ovunque, l'incertezza dell'acqua marina consuma lo scoglio
e scuote l'alga. E l'essere umano è, o è stato, o sarà, tutto
questo, ghiaccio e goccia di quarzo, oscillazioni e pensieri, e
'un giorno nel cammino incontrerà asteroide o fango o nucleo di
cometa e si disperderà prossima al sole'.
"Il compito più alto della poesia è dirci come è fatto il
mondo, che è anche l'obiettivo della scienza - afferma
Grattacaso -. E gli scienziati e i poeti sanno bene che il mondo
non è solo come appare".
Nella raccolta ci sono anche altre sezioni. Come Aprile, sul
primo periodo del covid. "Siamo tutti in uno stato di perenne
sospensione - sostiene l'autore -, condizione che si è palesata,
quasi in forma di rappresentazione metaforica, durante quel
primo pesante confinamento".
Tra i lavori precedenti di Grattacaso, 67 anni, Confidenze da
un luogo familiare e La vita dei bicchieri e delle stele. Ha
curato L'intelligenza dei fiori di Maeterlinck e Le farfalle.
Epistole entomologiche di Gozzano. Nel 2024 ha pubblicato Una
felicità nuova. Riscoprire la poesia di Pascoli. Su Pascoli ha
scritto anche Qualcosa di nuovo nel sole, un testo che debutta
questo mese in teatro e in festival letterari, interpretato da
Giulio Scarpati nel ruolo del poeta.
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