PAOLO MAGGIONI - UNA DOMENICA SENZA
FINE (SEM FELTRINELLI, 208 PAGINE, 18 EURO)
Milano, domenica 29 aprile 1945. Mentre l'Italia festeggia la
caduta del fascismo e il cadavere di Benito Mussolini viene
esposto in piazzale Loreto, un gruppo di anarchici guidati dallo
spagnolo Agustino Barajas detto 'Carnera' attraversa la città in
direzione opposta con l'obiettivo di mettere in atto un colpo
impensabile. La storia di Carnera, ispirata a quella reale di
Laureano Cerrada Santos, reduce dal conflitto civile spagnolo
dove era stato sconfitto da Franco, si intreccia con quelle di
altri due personaggi, un cronista e una partigiana vedova di
guerra, nel libro 'Una domenica senza fine' del giornalista e
inviato Rai Paolo Maggioni.
Il racconto si apre in piazza Duomo. Un giovane sacerdote si
sporge dalla finestra, vede la Madonnina ancora coperta dai teli
che la proteggevano dai bombardamenti nemici e sogna di
liberarla e di restituire alla città il suo simbolo. Ben presto,
però, si renderà conto che non sarà una domenica tranquilla,
visto che la radio ha appena dato la notizia della morte di
Mussolini.
Mentre tutti - curiosi, partigiani, fascisti - si dirigono in
piazzale Loreto, con gli americani alle porte e i tedeschi
asserragliati nel comando di piazza della Scala, Carnera, abile
falsario idealista sempre molto elegante, guida in contemporanea
i suoi dall'altra parte della città per tentare un colpo
impossibile in stile 'Casa di carta', i cui effetti potrebbero
avere ricadute sconvolgenti nella Madrid nera della dittatura
falangista. Appena rientrato in città, il cronista Daniele
Colpani, direttore della fascistissima Radio Marte, si dirige
verso piazzale Loreto, mentre Marta Ripoldi, una partigiana
tranviera, gira per una Milano che si scopre libera ma che non
ha ancora fatto i conti con le contraddizioni di una giornata
che lascerà strascichi a oggi non del tutto risolti. Il suo
personaggio nel libro di Maggioni è anche un omaggio a tutte le
partigiane che hanno scelto di difendere l'Italia e di
ricostruirla.
Tutti e tre i protagonisti cercano di dare un senso al dolore
patito e di trovare una speranza a cui aggrapparsi per il
futuro. Interamente ambientato in quella domenica del 1945,
quello di Maggioni è un libro veloce che riflette su una
giornata che continua a divedere gli italiani. Come, appunto,
una domenica senza fine.
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