(di Marzia Apice)
MICHÈLE PEDINIELLI, BOCCANERA
(Fandango, pp.216, 17.50. Traduzione di Luca Bondioli).
Cinquant'anni, divorziata dal poliziotto Jo, senza figli, sempre
in Dr. Martens, insonne bevitrice di caffè, generosa e
incosciente di fronte al pericolo: Ghjulia Boccanera, detta
"Diou", detective privata di origini corse, non si ferma davanti
a niente pur di arrivare alla verità, anche a costo di rischiare
la sua vita. E' lei la protagonista irriverente e sopra le righe
di "Boccanera", il poliziesco di Michèle Pedinielli, edito in
Italia da Fandango, primo volume di una saga che in Francia ha
conquistato i lettori vendendo oltre 50mila copie.
Siamo a Nizza, e Diou ha un caso complesso a cui lavorare: un
giovane dal volto d'angelo le chiede di indagare sull'efferato
assassinio del suo ricco e raffinato compagno, drogato e poi
strangolato. Ma poco dopo anche lui verrà ucciso, con modalità
analoghe. Ora che gli omicidi diventano due e il mistero si
infittisce, la detective si ritrova a indagare fianco a fianco
con l'ex marito poliziotto: in un garbuglio che non ammette
distrazioni, in cui tutto può essere importante, Diou va avanti
a passo spedito, facendo leva su intuito, sfrontatezza e
un'insopprimibile ironia, cercando pezzo dopo pezzo di
ricostruire il puzzle, fino a ritrovarsi coinvolta in prima
persona. Tratto da un caso di cronaca, il libro coinvolge e
colpisce il lettore con una trama davvero ben costruita, ricca
di colpi di scena (compreso il finale) spiazzanti. Punto di
forza di tutta la narrazione sono i personaggi, che l'autrice
caratterizza con efficacia ed equilibrio. In primis la
protagonista Diou, un personaggio vero, contemporaneo, pieno di
sfaccettature: libera, spregiudicata e determinata, la donna pur
di non tradire se stessa paga il prezzo delle sue scelte, come
quella di rifiutare la maternità, anche se ciò le ha fatto
perdere l'uomo che ama. Pedinielli, a marzo ospite al Bookpride
di Milano, ha il merito di una scrittura brillante, mai banale,
divertente e al tempo stesso profonda: da non perdere le
descrizioni accuratissime di Nizza, città da cartolina,
bellissima e soleggiata, ma anche piena di contraddizioni, tra
periferie estreme, emarginati e abusi edilizi, così come le
riflessioni che aggiungono complessità alla trama. Al di là
dell'intricato giallo da risolvere, Pedinielli infatti affronta
con acume e senza alcuna retorica molte delle questioni più
scottanti dei nostri tempi: dalla mafia agli imbrogli politici,
dal nazionalismo violento al dramma dei rifugiati fino
all'omosessualità e alle ingiustizie nel mondo del lavoro, temi
con cui la protagonista dovrà confrontarsi, mettendo in dubbio
le convinzioni, i valori e il suo senso di giustizia.
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