LAURENT PETITMANGIN, 'QUELLO CHE
SERVE DI NOTTE' (MONDADORI, PP. 132, EURO 18)
Dopo il successo francese esce in Italia per Mondadori,
tradotto da Elena Cappellini, il bestseller Quello che serve di
notte, esordio di Laurent Petitmangin. Il libro si è aggiudicato
il Prix Femina, il Prix Stanislas, il Prix littéraire Georges
Brassens, il Grand Prix du premier roman della Societé des Gens
des Lettres, il Prix Littéraire dell'Ens-Paris-Saclay e nel 2022
il premio dei lettori del Livre de Poche.
Protagonisti un padre vedovo e i suoi due figli adolescenti.
Vivono in una zona operaia, nel nord-est del Paese. Lui è
socialista. Il figlio più grande, Fus, frequenta gruppi di
estrema destra. Il fratello di Fus, invece, politicamente è
schierato a sinistra. Un giorno una tragedia segnerà per sempre
la vita di Fus.
Laurent Petitmangin è abile nel districarsi nella testa di
questo genitore e ne descrive lo spaesamento: "Volente o nolente
le cose stavano così: mio figlio se la faceva con i fasci. E mi
sembrava di capire che si divertiva pure. Era un gran casino".
La trama "esplora con incredibile sensibilità la situazione
attuale, la drammatica crisi sociale e soprattutto la devastante
incapacità da parte della politica di fornire prospettive alle
giovani generazioni. Le terribili, laceranti tensioni politiche
dell'Europa di oggi vengono messe in luce attraverso il prisma
di una famiglia francese: una struggente storia dei nostri
giorni", spiega il sito dell'editore.
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