(di Elisabetta Stefanelli) AA.
VV ''GRAZIA DELEDDA A CERVIA.
VOCI DAL MARE E DAL VENTO'' (A cura di Marisa Ostolani, Longo
editrice Ravenna pag.
118, Euro 18,00).
Una lunga gonna sulle scarpe bianche come la camicia dal collo
aperto e i capelli, divisi dalla riga al centro, spavalda come
la sua posa appoggiata alla finestra. È Grazia Deledda, così
come veniva ritratta nel 1920 nella cittadina che aveva scelto,
Cervia e che ora, cento anni dopo, le rende omaggio con una
serie di iniziative, coronate dal bel volume fotografico a cura
di Marisa Ostolani, presidente dell'associazione Grazia Deledda,
una Nobel a Cervia: ''Grazia Deledda a Cervia. Voci dal mare e
dal vento (Longo editrice Ravenna pa. 118, Euro 18,00)'',
prodotto dal circolo La Pantofla. È il mare il filo conduttore
di queste pagine che raccolgono una serie di saggi e di
fotografie - realizzate da Giovanna Sarti e Michela Mazzoli -
aperte da una bella prefazione di Sandra Petrignani. ''Quante
cose preziose si scoprono su Grazia Deledda leggenda questo
libro'', sottolinea la scrittrice: ''si scopre prima di tutto la
sua relazione tenera, profondissima con Villa Caravella, la casa
estiva di Cervia, che torna in tanti di questi saggi, e poi si
scoprono le sue emozioni per i festeggiamenti'' del nobel, e
ancora il rapporto con gli amici scrittori come Marino Moretti,
Alfredo Panzini, ed Antonio Baldini. A Cervia, come racconta
Marisa Ostolani, ''la scrittrice sarda, molto pubblicata e molto
letta, vi arriva sulla soglia dei 50 anni in una giornata
torrida in treno da Roma, dopo un viaggio di oltre 12 ore in
seconda classe e tre trasbordi, con al seguito un bel po' di
valigie e il cestino con gli avanzi del pranzo''. Ma quel
paesaggio la ispirerà, e non è difficile immaginarlo vedendo le
belle foto a corredo di questo volume: le grandi spiagge di
sabbia bianca, le canne al vento, i pini, le tamerici, i capanni
erosi dal sale, le dune appena rigate, in un bianco e nero
estremamente poetico. Sembra quasi di vederla passeggiare ancora
sulla riva. Del rapporto col paesaggio marino del resto, parla
qui la sua principale studiosa, Elena Gagliardi, che parte
proprio dalle parole che Deledda usa in 'Cosima' per descrivere
la prima volta che vide il mare, oramai adolescente durante una
gita in Sardegna. Un mare che lei vuole ''trasvolare'' per
realizzare - e ci riuscirà - le sue ambizioni di scrittrice. Ma
in queste pagine che alternano immagini e brevi saggi di
approfondimento, sono moltissimi gli interventi preziosi, di
Rossana Dedola, Grazia Verasani, Cristina Marconi, Cristina
Poni, Manuela Ricci, Giorgia Cecchi, Brunella Garavini,
arricchito anche dai versi ''La signora Grazia'' di Marino
Moretti e ''Io sono Trucolo'' di Elisa Mazzoli. Salto nell'oggi
poi con le foto di Michela Mazzoli che testimoniano il lavoro
dell'associazione che ha focalizzato l'impegno nel primo anno di
vita appena trascorso, sul recupero del rapporto tra la città e
Villa caravella, con la nascita del festival, la targa storica e
una segnaletica appropriata. Una strada appena iniziata e
speriamo, ci siano tante nuove occasioni anche guardando al
biennio 2026-2027 centenario del premio Nobel e della sua
consegna che avvennero mentre Deledda era ancora a Cervia, dove
vivrà fino al 1935, anno prima della morte.
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