Due terzi degli italiani ritengono
importante che le loro abitudini di lettura siano rispettose del
clima e un italiano su tre ha ampliato le proprie letture negli
ultimi anni per costruire un'opinione più ponderata ed
equilibrata e imparare a riconoscere le fake news. È quanto
emerge da un'indagine svolta da Readly, il principale fornitore
europeo di abbonamenti a quotidiani e riviste digitali e che, in
collaborazione con 1200 editori in tutto il mondo, sta
digitalizzando l'industria delle riviste e dei quotidiani.
Tra gli italiani intervistati da Readly - che rende
disponibili oltre 7.000 riviste e quotidiani digitali sulla
propria piattaforma - quasi due terzi (74%) valutano importante
che le proprie abitudini di lettura siano il più possibile
rispettose dell'ambiente e del clima e più della metà (53%),
pensa che uno dei principali benefici derivanti dalla lettura in
digitale sia la sostenibilità e il suo minor impatto
sull'ambiente.
"I calcoli che abbiamo effettuato insieme ai ricercatori
ambientali confermano che la lettura digitale è un modo
rispettoso del clima di leggere e consente accedere ad un'enorme
quantità di contenuti in modo sostenibile", afferma Marie Sophie
Von Bibra, direttore marketing di Readly.
L'indagine di Readly ha anche sottolineato che la
preoccupazione per le fake news è ancora evidente e in aumento
in alcuni paesi: nel 2021, il 66% degli abbonati in Europa e
negli Stati Uniti aveva dichiarato di essere preoccupato per la
diffusione di notizie false. All'inizio del 2023 la cifra è
salita al 79%.
Il 62% degli italiani, in particolare, ha riferito di essere
"molto preoccupato" per la diffusione di notizie false e il 27%
ha dichiarato di essere "alquanto preoccupato". L'82% dei
lettori italiani ritiene che le notizie false aumenteranno nei
prossimi anni.
Tuttavia, sembra i lettori italiani si stiano attrezzando
contro le fake news: l'85% degli intervistati ha infatti
affermato che è importante che il consumo di contenuti sia il
più diversificato possibile per superare i pregiudizi cognitivi
ed essere più informati.
"La nostra indagine suggerisce che la disponibilità a pagare
per il giornalismo di qualità continuerà ad aumentare", ha
aggiunto Von Bibra.
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